E'indiscutibile,
ineluttabile, sfido chiunque a guardarmi fisso negli occhi e provarmi
il contrario.
Si tratta della mantide che divora il compagno dopo l'accoppiamento.
Nient'altro.
E non è questione di generi. Maschile e femminile sono assolutamente
intercambiabili. E' il gioco dei ruoli che fa la partita, e dove c'è
una partita trovate sempre uno che vince e un altro che perde. E' matematico.
E' del tutto inutile che mi guardiate con quello sguardo bovinamente
interrogativo.
Potete forse usare metafore per addolcire la pillola; potete utilizzare
simbolismi per mascherare l'incontrovertibilità dei fatti; potete
persino tirare in ballo lo spinoso concetto di sublimazione psicologica,
ma la realtà dei fatti rimane quella.
Quando parlate d'amore parlate di una relazione e quando parlate di
relazione è inevitabile che si strutturino ruoli e schemi di
comportamento.
La prima mossa è sempre quella che conta. La prima volta di ogni
cosa struttura il presente e prefigura il futuro. Fino a che non esisteranno
più prime mosse da giocare e il futuro sarà già
tutto scritto. Qualsiasi accadimento, pensiero o sentimento ancora da
venire avrà già in sé il percorso stabilito per
essere metabolizzato.
Avete un bel dire voi: non è vero.
Fatevi un bell'esame di coscienza, riprendete in mano i fili della vostra
vita e risalite indietro nel tempo finché i nodi arriveranno
al pettine. Prendete in mano uno di questi nodi, delicatamente; districatelo
con cura e guardate quello che vi rimarrà in mano dopo che il
pugno di mosche sarà volato via.
Quando tutti gli elementi di contorno saranno svaniti avrete sotto gli
occhi le questioni fondamentali senza più le risposte relative:
vi accorgerete che le domande iniziano tutte con "Se avessi...",
o "Se avesse...", oppure ancora "Se avessimo...".
Guardate attentamente tutti quei "Se..." che avete davanti,
tutti i dubbi che avete affrontato e risolto.
Pensate che ci fosse un altra maniera di risolverli?
Pensate che avreste potuto affrontarli diversamente?
Certo che potevate farlo. Tutti abbiamo avuto la possibilità
di scegliere. E abbiamo scelto. E il presente che viviamo è la
nostra condanna.
Non c'è scampo: è una mantide che divora il proprio compagno.
Possiamo andare avanti?
"Certamente, se pensa che non ci sia più niente da dire."
E che altro posso dirvi, dottore?
Questa macchia è così chiara: due insetti che si sbranano.
Andiamo avanti con la prossima, come avete detto che si chiama questo
test?
"Rorschach."
Mi piace, e le macchie sono sempre le stesse o ognuno di voi psichiatri
usa le sue?
"Sono sempre le stesse, da quando è stato inventato il test."
Bello, si potrebbero usare per trovare l'ispirazione per scrivere dei
racconti, devo ricordarmene.