Necropoli del cielo
Adriano Marchetti
2490 battute

Quel pianeta era ormai scomparso dagli schermi, ridotto a un puntino luminoso in mezzo al nero. Di lì a poco, anche il suo sole sarebbe tornato a confondersi tra le altre stelle della galassia, da dove la loro missione lo aveva tratto, per un breve periodo. Missione fallimentare, lo doveva ammettere.
Non che si fosse aspettato qualcosa di diverso, perché le prime sonde esplorative erano state molto chiare in proposito, ma rimaneva pur sempre quella piccola possibilità di un errore, o di un'analisi affrettata. L'esperienza gli aveva insegnato a non fidarsi ciecamente dei dati, non prima di averli potuti verificare direttamente, ma anche quella volta era costretto ad ammettere che avevano avuto ragione. Ne sarebbero stati felici gli archeologi, con tutto il nuovo materiale a disposizione.
Un pianeta morto, la cui popolazione era scomparsa già da molto tempo. Ecco cosa aveva trovato, in quell'angolo di galassia. Rovine di antiche costruzioni, oggetti di chiara origine artificiale, ma nessuna traccia della civiltà che li aveva prodotti. Ed era tutto estremamente vecchio, divorato dalle intemperie e dalla vegetazione, che cresceva ovunque, inghiottendo quelle che, forse, erano state città, o il loro equivalente per quel popolo.
Dovevano essere stati abbastanza progrediti, per la loro epoca: forse conoscevano il volo spaziale, ma non erano ancora giunti al livello del volo interstellare. Questa, almeno, era l'opinione dei vari scienziati, che componevano il grosso dell'equipaggio. Dati più precisi li avrebbero avuti in futuro, con le successive esplorazioni, ma era certo che quella razza non aveva colonizzato altri pianeti, o almeno non aveva fatto in tempo. Lui, semplice pilota, era rimasto più stupito da un altro fatto, che il suo addestramento militare gli aveva subito evidenziato: nessun segno di guerra, gli unici danni alle cose erano stati causati dal tempo e dagli agenti atmosferici.
Chissà come si erano estinti? Epidemie? Qualche arma sconosciuta, che distruggesse solo le forme di vita animali, senza toccare gli oggetti? Un mistero, almeno per lui. Il futuro, forse, avrebbe fatto chiarezza, oppure sarebbe rimasto uno dei tanti interrogativi della Galassia. In fondo, non era che una delle necropoli del cielo, come ne avevano trovate ovunque, nei loro viaggi.
Siamo l'unica specie intelligente a essere sopravvissuta? Ancora se lo chiedeva, mentre quel pianeta svaniva, assieme al suo grande satellite, che una civiltà ormai scomparsa aveva chiamato Luna.