Perfetto
Silvia Bartoli
2486 battute

"Tum, Tum, Tum"
Lo sentiva che batteva, imperterrito e veloce pareva non avesse intenzione di smettere. "Ottimo" disse poggiandolo sul freddo piano d'acciaio. "La conservazione dell'organo è stata d'ottima qualità. Manca poco per ultimare l'opera".
L'aiutante del Dottor Arthel si mosse con agilità fino al mobile per prendere i ferri del mestiere e li porse con un sorriso ebete al maestro. "Grazie Julian. Come vedi la congelazione ha lasciato tutto com'era 80 anni fa.". Il medico inforcò gli occhiali e studiò la situazione. Disteso su di un lettino, illuminato da lampade bianche vi era un uomo. Sulla quarantina, capelli biondo castani e un filo di barba mal fatta. Occhi chiari e profondi e un viso rilassato. I muscoli guizzavano e la linea era invidiabile. "Questo sarà un ottimo esemplare per la prova".
L'addome dell'uomo era aperto nel mezzo e al posto delle viscere al suo interno s'intravedevano ingranaggi e fili elettrici.
"Non male vero Julian?" disse lui passandosi una mano nei capelli grigio cenere. L'aiutante basso, calvo e tozzo, asserì quasi con esagerazione muovendo la testa. "Pensare che tutto ciò una volta pareva impossibile" continuò Arthel, mentre si apprestava ad "operare". "Già io e te siamo stati una conquista della scienza così come i nostri simili, ma lui...lui finalmente potrà quello che noi non possiamo.".  Si asciugò la fronte imperlata di sudore.
"Chi ha concepito me e te ha compiuto passi da gigante nella ricerca 95 anni fa...e ora saremo noi che compiremo il vero miracolo".
Si mosse di scatto e continuò a parlare concitato, mentre lavorava all'interno del corpo umano fra ronzii e scatti.
"La perfezione di un corpo creato in laboratorio senza possibilità di malattie, blackout, o degenerazioni fisiche.".
Julian continuava ad annuire sommessamente porgendo una sega elettrica, dell'olio e delle pinze."
"Ora anche il cuore sarà dotazione dell'uomo, grazie al congelamento di quest'ultimo perfetto esemplare, immolatosi anni or sono".
"Un cacciavite a stella Julian", ordinò allungando la mano.
Gli occhi gli brillavano e sorrise beffardo.
"Così lo studieremo e creeremo in laboratorio anche loro, le emozioni e i sentimenti dell'uomo perfetto! E saremo noi stessi a comandarci!" "Chimica, meccanica, fisica e medicina, le vere armi del 2180!"
Alzò le braccia in segno di vittoria. Le dita gocciolavano olio e sangue umano, o quello che ne aveva tutta l'aria.
"Saremo perfetti", disse con voce piena di follia. "Saremo assolutamente perfetti".