Se non ho scritto un racconto più bello è stato solo per non dare nell'occhio
Euridice
2500 battute

Quando Ugo incontra la moglie per strada, abbassa capo e dignità, affanna il passo, si fa piccolo cedendo al suo stesso peso, asseconda la curva spigolosa della schiena, infila le mani umide nelle tasche di feltro, congela il sangue e prega Iddio affinché lei non lo uccida.
Praticamente Ugo non vorrebbe mai incontrare sua moglie per strada.
Quando Pina incontra il marito per strada, come un fucile che insegue il bersaglio, stringe le palpebre a fessura, raccoglie il fiato sollevando le viscere, impugna le dita nervose, divarica le narici come un salice ventoso, insaliva gli insulti e prega Iddio affinché le dia quanta più forza per strangolarlo.
Praticamente Pina non vorrebbe mai incontrare suo marito per strada.
Ugo è un piccolo borghese con l'esistenza a dimensione di pregiudizio, sindaco e benefattore di Rognone, un paesino dissetato da un mare aspro e l'illusione di un centro termale che sorga dalle ceneri di un'araba fenice.
Pina è una piccola borghese con l'esistenza a dimensione di precipizio, moglie e col passare del tempo sempre meno benefattrice del sindaco di Rognone, un paesino solcato dai vomeri e l'ambizione geometrica dell'ordine e dell'autarchia.
Ugo e Pina per anni non dico che si siano voluti bene, ma tollerati, questo sì, dovete crederlo.
Se sono giunti a odiarsi non è stato per amore bensì per una sciagura che colpì Rognone come un pugno allo stomaco.
Il 18 dicembre 3232 Rognone fu invasa dai Bonga, abitanti di Cistifellea, pianeta della costellazione di a-intestiny, situato tra la galassia di Epigastrio e il tunnel di Colon.
Quando il capoBonga andò da Ugo per dettargli le sue condizioni, quest'ultimo ricordò subito la fama dei Bonga come popolo sanguinario, dedito al cannibalismo e alla sodomia. E prima ancora che il capoBonga finisse di parlare, Ugo avanzò la fatale proposta, mosso dal bene comune, diceva, sebbene l'orgogliosa contrazione dei muscoli perianali testimoniasse ben altre preoccupazioni.
Con o senza sale, Sire?
Con, grazie.
Ugo confessò poi di aver sofferto molto quando si trovò costretto a offrire sua moglie per cena al capoBonga.
Ma ecco il colpo di scena: dopo aver addentato il polpaccio della donna, che intanto si dimenava come una trota, il capoBonga stramazzò a terra, e morì!
Colpa e merito, si capì poi, del livore nutrito negli anni, e che l'aveva resa velenosa come un'aspide.
Così, tutte le volte che Pina lo incontra per strada e fa per strangolarlo, Ugo giura e spergiura d'essere afflitto e pentito come un mocioviledastrizzato.