Terza settimana
Rita Porretto
2469 battute

Le provviste scarseggiano, munizioni ne abbiamo ancora abbastanza: tanto per uccidere, poco per sopravvivere. Gli ibridi sono rinchiusi in una stanza di isolamento sorvegliata dalle forze speciali, tra loro ci sono uomini, donne e bambini che non sono nulla di tutto questo ma solo un esperimento genetico, non devo dimenticarlo, sono pericolosi, sono nemici  anche loro e se la situazione dovesse  peggiorare dovremo passare alla Soluzione Finale.
Alla radio dicono che i Predatori hanno forzato il secondo blocco di luna16, quanto ci vorrà prima che arrivino qui? Due, tre ore al massimo, troppo poco per sperare di sopravvivere. Ricordo ancora quando tutto è cominciato, quando ci hanno richiamati dal satellite per informarci che uno dei prototipi era scappato, in soli due giorni  è stato capace di mettere su un esercito e di sterminare la popolazione di due lune; razze inferiori dicevano, già, vallo a  spiegare a tutti i civili sterminati da quell'accozzaglia di macchine e intelligenza artificiale.
E' già passata un'ora, vengono a darmi il cambio, torno nelle caverne, gli speciali discutono sugli ibridi, sono chiusi da ore senza cibo né acqua, anche loro sono umani, almeno per metà e stanno impazzendo, non potranno controllarli per molto.
Riesco a riposare non più di un quarto d'ora prima che arrivi la prima scossa seguita dalla sirena d'allarme, sono già qui! Raggiungo il tunnel insieme ai miei compagni, due divisioni sono sotto il fuoco nemico oltre la prima trincea, quando riesco a vedere con i miei occhi i Predatori hanno già distrutto tutto. Ora è il nostro turno, ci facciamo strada tra le macerie, alcuni di noi cadono bruciati dal laser nemico, si alza dal terreno una polvere scura, la visibilità scende drasticamente quando me ne trovo uno davanti, non credevo fossero così  enormi, non ce la faremo mai, non riesco più a  muovermi, ci avevano avvertito, hanno le stesse capacità psioniche degli ibridi ma non hanno nulla di umano, sono macchine create per distruggere e non morire mai. Il Predatore mi studia, la luce diventa  sempre più intensa, accecante, Dio abbi pietà della mia anima.
Quando riapro gli occhi sono in una stanza senza finestre, sono legato ad un lettino e mi brucia il petto, ho un sapore dolciastro in bocca, la porta si apre, un bambino si avvicina e mi carezza una mano, capisco subito che è un ibrido, quelli come lui non hanno calore, mi guarda, la guerra è finita dice, sorride ma non sono tranquillo, Dio aiutami.