SEI COLTELLI E MEZZO
Ludovica Mazzuccato
2488 battute

Jonny camminava a passo spedito sul marciapiede scalcinato. Ad ogni passo gli dondolava quel suo ciuffo, biondo ossigenato. Aveva un'espressione sicura, perché nel fondo del taschino della sua camicia di jeans sdrucita sentiva il rassicurante peso del suo coltellino.
L'ispettore De Luca, alzò lo sguardo e incrociò quello di un tizio con una camicia di jeans scolorita, che camminava frettolosamente sul marciapiede di fronte, cercando di farsi notare il meno possibile.
Il tronco di quella ragazza era stato brutalizzato - dalle ferite si direbbe che si tratta di un'arma da taglio di piccole dimensioni -  quasi a voler lasciare un messaggio. Il primo colpo era stato inferto all'altezza del cuore, poi unito con altre ferite a formare una specie di "T". Nessun segno di violenza, tranne uno strano segno sul polpastrello dell'indice della mano destra come se la vittima avesse fatto pressione con forza su di un oggetto di metallo con l'effige di un insetto. Jonny abitava in un garage squallido e disordinato. Gli avevano sequestrato tutto. Chi se ne frega: l'importante è che nessuno avesse toccato la sua collezione di coltellini. Jonny pensò al settimo coltellino che litigando sul molo con quel finocchio di Cocco gli era caduto in acqua e non era più riuscito a ritrovarlo. Una chincagliera cinese, con il manico in bronzo a forma di donna nuda. A Jonny piaceva perché la donna aveva il seno prosperoso come Mery. Ora che non potrà più spiare la sua scollatura quel temperino gli sarebbe servito per ricordarla. Ieri sera lei aveva le mutandine a fiori neri, ma non le aveva indossate per lui. Aspettava che venisse a prenderla quel tipo con la macchina grossa, un certo Tony. Avrà la fuoriserie ma non ha dei coltelli belli come i miei. Mery si era messa a ridere. Così l'aveva buttata a terra e si era messo a cavalcioni su di lei. Dalla tasca era caduto il coltellino. Mery lo apostrofò: non hai le palle, hai solo coltelli, non sei un uomo, mi fai schifo. Il coltello aveva difeso il suo padrone, come un cane fedele. Quella non doveva essere una "T", ma una "J", ma Jonny è quasi analfabeta. Ora Mery sapeva che lui l'amava: aveva sporcato un suo coltello per lei. sì proprio quello con un'ape incisa sul manico.
Jonny andò al molto e si tuffò. Doveva trovare quel coltellino. Qualcosa sul fondo luccicava. Jonny non aveva più fiato nei suoi polmoni, ma forse non gli interessava più respirare. Avesse al meno scritto due righe a De Luca. gli avrebbe tolto un gran pensiero!