NESSUN DELITTO E' PERFETTO
Emiliano Vitelli
2480 battute

 
-Vede- esordì l'ispettore Fresa -come ci insegna Hitchcock, non esiste il delitto perfetto-.
Una lunga pausa di autocompiacimento gli permise di catalogare le idee -Il fatto è che lei doveva tagliare i ponti già 26 anni fa-.
Non vi furono parole da chi gli sedeva di fronte, ma solo un ghigno. Fresa, per un istante si innervosì, ma immediatamente recuperò il suo autocontrollo e le sue certezze.
-Ho videoregistrato molti incontri, e lei sa bene che loro- alzando gli occhi al cielo- non tengono mai la bocca chiusa. Amano ricordare ciò che gli è stato chiesto e che loro hanno eseguito- Fresa si alzò sentenziando-Ad ognuno le proprie abitudini-.
 
Il tono della voce aumentò: -Lei il 20 marzo 1979 era lì! Fu lei stesso a sparare, mentre loro- ancora alzando gli occhi al cielo -lo tenevano fermo per poi depositarlo nella macchina, ricoperto di sangue. Senza lasciare tracce identificabili-.
-Non ride più eh? Vorrebbe sapere come ho fatto a scoprire tutto!-
Ci fu un lungo silenzio, difettatto solo dal traffico che si udiva scorrere fuori dalla finestra della Procura.
-Se la può prendere solo con se stesso. Come le ho detto, avrebbe dovuto smettere di parlarci, ma lei è un egocentrico: ha ritenuto che comunicassero solo con lei-.
Una reazione di stizza attraversò il volto dell'onorevole. Sapeva che Fresa aveva ragione.
-Come immaginerà, sono stati loro stessi, che sono fondamentalmente degli stupidi, a dirmi tutto. Di qui a capire quando, dove e come voi vi incontravate è stato un gioco da ragazzi-.
A ripercorrere le immagini dei tanti video registrati Fresa ebbe paura, timore di non essere creduto. Ma la forza delle sue ragioni era proprio nell'assurdità di quelle immagini e quindi dell'intera spiegazione da fornire ai giudici.
Per darsi coraggio descrisse all'onorevole alcune delle cose che aveva visto.
-Lei che discute con una creatura che prende le sembianze di Fabiola Moretti e che le racconta come è riuscita a raggirare Robertino De Pedis, convincendolo a montare tutta la storia; lei che ascolta qualcosa si trasforma in Gaetano Badalamenti e che le ricorda i falsi depistaggi ai giudici- si zittì per poi esclamare: -Esilarante!-
Una grassa risata liberatoria riempì l'intera stanza e quasi urlando Fresa sentenziò:
-Il continuare a comunicare con gli extraterrestri è stato un errore, un grossissimo errore. Mino Pecorelli lo ha ucciso lei. Le ragioni, beh, sono note-.
Fresa si sedette e concluse raggiante:
-E' finita. Lei finalmente andrà in galera, senatore-