IL PIEDE
Alberto Zamattio
2500 battute
 

Il piede giaceva screziato, gonfio e marcio, su una pompa di benzina di una stazione di rifornimento in piena notte. Le luci ad intermittenza della volante svelavano sul piede una girandola di colori: grigio perla, rosso vino, giallo cenere e blu di prussia, tutti variamente assortiti.
L'ispettore capo appena arrivato, non poté trattenere una smorfia di riso di fronte a quel suppellettile, messo lì, forse, da qualche buontempone, e gli tornò in mente quel piede di epoca romana, che il viandante può avere la ventura di incontrare passeggiando per le vie di Roma.
Dopo alcuni minuti arrivò sgommando, con l'auto di servizio, anche il commissario Elsa.
"Salve Ispettore".
"Buona sera. Guardi un po'.quel pezzo non è stato tagliato di fresco, è troppo sciupato e sformato. Abbiamo ricevuto la chiamata dal benzinaio, poco più di mezz'ora fa".
Il commissario si girò verso l'addetto al rifornimento, un ragazzetto biondo e imberbe con due mani enormi a tenaglia. "Dica, ci racconti come è successo".
"E' arrivata macchina grande nera, penso forse Nissan, quelle tipo fuoristrada con vetri oscurati. Forse erano tre o quattro dentro.io stavo incassando da altro cliente.ho visto solo con coda di occhio e poi sono shpariti come baleno".
L'ispettore Scarpa intervenne "Ha visto la targa, o almeno se era italiana?".
"Penso italiana, ma no visto numero".
"Ragazzo" incalzò Scarpa "da dove vieni tu?".
"Io vengo da Moldova".
"Vabbè ragazzo, vai".
Scarpa prese per il braccio il collega e si mossero camminando.
"Commissario, è evidente lo scopo intimidatorio del gesto, di certo da parte della criminalità organizzata legata ai traffici della zona. Certo, la brutalità del taglio del piede evidenzia la mano delle mafie dell'est, estremamente agguerrite e senza scrupoli".
"Già" replicò il commissario Elsa.
"Dovremmo cercare di risalire al proprietario del piede. La scientifica è già stata avvisata, forse con i rilievi antropometrici si scava fuori qualcosa".
"Bei tempi quando si tagliava un pezzo d'orecchio o un dito, caro Scarpa".
"Non ci sono mai stati bei tempi nel nostro mestiere.".
"Sa, che le dico Scarpa, meno male che me ne vado in ferie.".
Il Commissario Elsa rientrò a casa quella sera, più spossato del solito, entrò in cucina, aprì il frigo e estrasse una birra. Camminò strisciando i piedi verso il salotto, quindi si gettò sul divano. Rimase immobile qualche secondo. Alzò l'orlo del pantalone, si sfilò il calzino, e staccò la protesi del piede. Oggi, gli aveva dato un fastidio veramente eccessivo.