CHE TOSSE, VITTORIO!
Simone Corà
2497 battute
 

Fu un colpo di tosse a precedere l'arrivo del maresciallo Vittorio.
"Dunque, Luca", disse, "cos'abbiamo qui?"
"Matteo, signore, mi chiamo Matteo." Il giovane carabiniere sospirò amaramente. "Si tratta del vecchio Tommaso Cini, ottantadue anni compiuti proprio ieri. Gli hanno fatto bella festa, poveraccio. Lo conosceva?"
"Uhm, di fama. So che un ictus, qualche anno fa.", si interruppe per tossire con forza, ". gli aveva paralizzato quasi tutto il corpo. Una tragedia per. cos'era, Marco, un ex velocista?"
"Un maratoneta, signore. Piuttosto noto. E io resto sempre Matteo."
Vittorio quasi sputò i polmoni. "Dicevi che lo hanno strozzato, giusto, Pietro?"
"Sì, ma non con le mani. Gli esperti devono ancora arrivare, ma non ci vuole un genio per capire che gli hanno avvolto qualcosa attorno al collo e. beh, hanno tirato. I segni sono evidenti."
Vittorio si fece pensieroso. "Una cravatta?"
"Può darsi, stiamo ancora cercando. Tuttavia, abbiamo gli indiziati principali: sono due, attualmente." Estrasse un foglietto dalla giacca. "Anna Korowicvyc, o come cacchio si legge: quarant'anni, polacca - davvero una bella signora, se mi è permesso dirlo -, è la badante di Tommaso. L'altra è la figlia, Maria, ventinove anni, due matrimoni alle spalle e tre marmocchi a carico, disoccupata."
"Quindi, Attilio, si parla di soldi, a quanto pare", ragionò Vittorio, con una sinfonia di colpi di tosse. "Negli anni d'oro, il vecchio doveva aver messo via un bel gruzzoletto."
"Così sembrerebbe", confermò Matteo. "Ma le due indiziate, quando non si incolpano a vicenda, dicono che l'unico reale motivo per ucciderlo sarebbe stato il fatto che era diventato insopportabile, esigente, intrattabile, a causa del suo stato. E che perfino la moglie non ce la faceva più. Altro che i soldi! Ah, balle. Perfide bugiarde, cosa non si fa pur di farla franca. Stiamo giusto aspettando che Elvira si riprenda e ci dica qualcosa."
"Come sta?"
"È morto suo marito, ammazzato da una persona fidata! Ha ottant'anni e un cuore fragile, come vuole che stia?"
Vittorio si avvicinò alla donna, che piangeva in disparte. Le espresse, in maniera meno ridicola possibile, il suo dolore.
Fece poi per andarsene, ma lei lo fermò accennandogli un sorriso; scomparve dalla vista dei due carabinieri, e tornò un istante dopo con una sciarpa nera in mano.
"Prenda", suggerì al maresciallo, che non la smetteva più di tossire. "Con quella tosse, e con il vento che tira, è meglio che se la metta. L'avvolga bene attorno al collo, mi raccomando."