TRANSEUNTE
Rifolo Viro
2358 battute

 
Ancora che non riuscivo, anzi temevo, di smettere la lettura. Ogni giorno da tanti socchiuso lo sguardo con macilenza montavo le pagine. "Il fauno di marmo", un libraccio scritto bene ma rovinosamente febbrile, smodato, alienante. Ero a tal punto risentito del tempo che non porgeva la fine che rividi per nuova via la pazzia. Le parole delle frasi non avevano più le mani sulla mia carne, seguivo meccanicamente le righe imbrattate sul bianco e avvisavo che il campo visivo malsano si traslava nel mio interno. Non ero più persona ma mulinello velenoso che inglobava mano a mano il suo orizzonte degli eventi. Il mio pensiero ormai incontrollato si mise a decostruirsi in sé cercando l'inviolato. Postilla: capita, nella manifestazione della paranoia nervosa, che l'effetto accanisca le sue forze in spasmodiche ossessioni metodiche, ineluttabili. Io mi ero messo in testa di sezionare il mio pensiero fino a raggiungere quello spazio in esso che non avevo mai potuto considerare perché troppo nel profondo. La causa prima delle mie conseguenze razionali. Quindi, avulso dal convenire, riflettei sul perché seguivo sempre le stesse modalità prevedibili di pensiero. Per esempio io prima cercavo di anestetizzare le conseguenze negative di un ragionamento e poi affrontavo quelle positive. Cercai di definire quali erano i limiti della mia capacità di speculazione concettuale, visualizzando quello che avrei potuto figurarmi spaventoso dall'affrontare. In breve tempo non solo non trovai il luogo dell'inviolato pensare ma persi miseramente la bussola e presi a volteggiare caoticamente nel limbo dell'ignavia. Sapevo per consuetudine che la soluzione unica per quello stato era il tempo. Ma non riuscivo a sopportare l'assenza del controllo del sé.
Senza-più-indugiare-presi-il-libro-dalla-pressante-rilegatura-e-me-lo-squassai-sull'orecchio destro,-dove-il-cranio-presentava-un-accesso.-Effetto-scialbo.-Allora-ottimizzai-l'impugnatura-e-con-il-puntuto-e-duro-spigolo-disastrai-ancora-e-ancora-sul-capo.-D'un-tratto-il-viscoso-inconfondibile-del-sangue-improntò-un-fitto-sipario-sugl'occhi-esausti-di-spirito.-Come-un-perfetto-componente-da-catena-di-montaggio-stantuffi-martellando-con-sequenze-ineccepibili-il-solo-precisato-punto-sul-teschio-invasato.-Il-dolore-non-c'era.-Mi-sentii-rapito.
 
Finii per sempre di leggere e scrivere perché più non pulsavo.