UN UOMO A TEMPO
Anna Profumo
2462 battute

 
Apro gli occhi, accanto a me il suo corpo steso di spalle sul letto, ho freddo. Le lenzuola per terra mi riportano a ieri.
 
La luce calda del pomeriggio entra dalla finestra aperta sul terrazzo.
Ascolto, suonare Bach. Elio ha riempito casa con la sua musica.
Passa stasera, viene per prendere la sua roba. Ancora un viaggio.
Lui è il mio uomo a tempo.
La vita con lui una specie di vacanza dal quotidiano. Non ha parenti, moglie o figli, niente. Gli unici amici quelli in comune. Un lavoro segreto lo porta via per lunghi periodi.
Ma fin dal primo momento, quanta gioia, quanto entusiasmo.
 
Una rosa gialla, annuncia il suo imminente rientro.
Balza fuori e irrompere sorridente nella mia inquadratura al momento dello scatto. Ha imparato a eccitarmi percorrendomi con piccoli baci fino a farmi piegare al piacere. E' difficile saperne più di lui in materia di pietre preziose, lavorazioni, curiosità e leggende annesse.
 
Il sospetto.
Sparì all'improvviso, nessuno sapeva niente, per mesi il nulla intorno a un uomo. Al ritorno le mie domande, risposte niente.
 
Adesso scruto nei suoi gesti quell'attimo di esitazione. Percepisco nel vibrare della sua voce, quel suono incrinato. Sfogliando la sua agenda, tra gli appuntamenti, scorgo quella sbavatura nel tratto. Abbracciandolo, sento il suo corpo, le mani, il suo odore addosso, quella nota aspra. La menzogna.
 
Devo prepararmi, lucidità, non devo perdere la lucidità, preparo tutto da mesi, da quando ho saputo chi è.
 
La verità arriva da estranei che mi mostrano un video, cinque uomini in un appartamento di Istambul, affaccendati intorno ad un tavolo. Il quinto volto era il suo.
Quel giorno il gelo mi ha fasciato cuore e cervello. Da quel momento una parte di me si è scissa, compressa e nascosta dietro l'Ombra che ora mi abita.
 
Suona il citofono, la stanza è nel crepuscolo, Elio è qui.
La persona che apre la porta non sono io è l'Ombra.
Calma saluta, sfiora le sue labbra con un bacio, lui ricambia. Ignora.
E'a suo agio in casa, si muove nelle stanze cercando le sue cose. Ritorna, versa il vino nel bicchiere, gesto senza esitazione.
Lo osservo dal balcone, lo chiamo da lì, gli offro la mia sigaretta, lui si avvicina.
Sento la tensione del corpo, la nota amara. La mia menzogna, so che ci osservano.
Starà qui ancora questa notte. Tutto deve accadere questa notte.
Un puro biglietto di sola andata si sta sciogliendo nel suo bicchiere.
Baci, le mani accarezzano lente, l'ultima notte.
 
Compongo il numero <<Si. Portatelo via>>.