Banchetti
Marisa Madonini
1512 battute

A nita Molino apre le portate ricche tra pagine succulente alla ricerca della madeleine, ricerca raffinata recherche della ricetta perduta e ritrovata
B ovary Emma conosce la volutta’ del piacere e del palato come un pranzo di Babette senza gli esotici gusti blixeniani e i forti contrasti di Bruegel tra cucina magra e cucina grassa
B anana Yoshimoto scrive di piatti e banchetti, esotici riti: discettazione letteraria su tavole nipponiche
O lmi corteggia il Po e zoccola per valli sorretto da sobrio nutrimento irto come chiodi
N otte di nozze, la seconda pero’, con una Puglia gaudente e generosa che offre prodotti della terra agli affamati affetti sfollati da Bologna
D ali si lecca i baffi buffi e fiuta con catalano desiderio il surrealismo culinario tra pane e uova. A Delft , invece, qualche tempo prima, Vermeer dipinge la lettera o la perla nel suo studio da dov’esce solo per gustare i grossi arrosti grassi dell’ostesse
A rcimboldo e’ chef di pennellate mangerecce che dipingono cibi in faccia
N uove buone nella mescolanza di spaghetti e salsa chili, burritos e parmigiana della mamma tra intellettuali italiani con nuovo trend etnico
Z ar, a tavola con gli zar nelle cene dei grandi russi, metafore cosmiche della dimensione orale e ontologica dell’uomo
A gata Christie con aria affatto muffita scrive di muffins tra un Poirot un omicidio e una Marple

Ovunque dunque il banchetto invita alla creazione e se generosi siam con l’arte generosi sarem con la magra gente che ovunque attende la giusta parte