La salsa di pomodoro
C’era suolo
2451 battute

Mettere due cucchiai di olio, far soffriggere per qualche secondo e buttare le cipolle. Mettere un po’ di peperoncino, sale e qualche pomodorino tritato. Buttare in una padella il succo di pomodoro.
È stato Sam a tessere le lodi della mia salsa. Cucinare mi è sempre piaciuto, mi libera dai miei pensieri quotidiani. Aspettavo Vivianne.
Mi concentro sulla salsa. Sembra sangue. Per un attimo percepii anche l’odore del sangue. Non provai disgusto ma un enorme piacere alla vista di quella padella piena di sangue caldo. Stasera io e Vivianne avremmo mangiato spaghetti con salsa di sangue. Mi venne da ridere. Immaginavo la reazione di Vivianne alla vista di un piatto del genere.
Al centro del tavolo giaceva la cipolla tagliuzzata, avrei dovuto riporla in frigo ma un improvviso attacco di pigrizia mi paralizzò lì, sulla sedia. Mi sentii immensamente stanco. Abbassai lievemente la fiamma; ora guardavo la tv, ora guardavo le decorazioni della tovaglia, ora l’orologio. Vivianne era in ritardo. Un motivetto che avevo sentito in una pubblicità, alla televisione, risuonava all’infinito dentro la mia testa. Cominciavo ad odiarla questa canzoncina. Mi alzai di scatto. Diedi una forte girata alla mia salsa di pomodoro e presi un bottiglia d’acqua nel frigorifero. Mi rimisi a sedere,mi attaccai alla bottiglia e bevvi energicamente. Per un attimo ebbi la sensazione di soffocare. Staccatomi dalla bottiglia ripresi fiato rumorosamente. Guardavo il mio riflesso nella cristalliera. Sembravo fortemente assonnato. Forse lo ero veramente e i miei sensi erano assopiti, probabilmente da quell’ intruglio magico che ribolliva sul fuoco. La mia salsa di pomodoro era divenuta una droga? Speravo vivamente che su Vivianne la mia salsa di pomodoro non avesse il medesimo effetto. Magari avesse avuto un effetto afrodisiaco. In quel momento pensai che non avevo comprato alcolici per la serata. Servono per smorzare la tensione.

Suonò il citofono.
Mi alzai velocemente. Troppo velocemente. Urtai il manico della padella e tutta la mia preziosa salsa mi cadde addosso. Urlai .La mia maglietta e i miei jeans erano zuppi. Mi precipitai al citofono che ero ancora sporco.
   - Chi è?

   - Sono Vivianne! Ti spiace se stasera c’è anche Sam??!!
   - No…figurati! Terzo piano scala B!!
Non sapevo che a Sam, oltre alla mia salsa di pomodoro, piacesse anche Vivianne.
Mi vidi allo specchio dell’ingresso:
Certo che, questa mia salsa di pomodoro, sembrava veramente sangue.