La ricetta di lord Swift
Benissimo. Il forno è caldo, il sale speziato è pronto, il rosmarino è già nella teglia. Si spalanca il portone, Lord Billington entra rumorosamente nell’atrio incurante delle impronte di fango e sangue che i suoi stivaloni da caccia lasciano sul tappeto. Mi porge il fagotto con la mano sinistra mentre con la destra si batte il fucile a ripetizione sulla spalla bullandosi con il suo seguito di quanto numerosa e agguerrita fosse quella famiglia, esemplari stupendi, una vera impresa stanarli. Il tempo di cottura sarà breve, al signore la carne piace al sangue. La ricetta è semplice, cottura al forno su letto di patate. Come vino direi che un Brunello di Montalcino possa andar bene. 2023, grande annata. Lord Billington capisce poco di cucina ma è contento delle belle figure che gli faccio fare con i suoi ospiti. Bene, diamo a Milord quel che vuole. Antipasto di salumi italiani misti: prosciutto crudo di Sauris, salame fresco della bassa bresciana, violino di capra della Val di Vigezzo, protraiamo poi l’attesa del piatto forte con un’omelette di funghi porcini. E ora basta indugi: arriva il piatto forte. Jack e Thomas reggono il vassoio ma l’onore di sollevare la cupola sarà mio. Come già ho detto la ricetta è semplice, c’è solo una cosa a cui prestare attenzione in quanto Lord Billigton tiene moltissimo che la portata sia ripartita secondo i dettami di Jonathan Swift: un neonato corrisponde a quattro porzioni. E pensare che qualcuno considera la sovrappopolazione un problema. |