Cannella zenzero e?
Ludmilla
2498 battute

Spalanchi la porta e c’è una cucina. Questa è rimasta la tua casa, per me: una cucina, enorme, con due finestre sul mare. E’ un quadro di Magritte, la tua cucina, le finestre i paesaggi più belli che si siano visti mai.
Per mesi ne abbiamo parlato; nelle infinite conversazioni notturne sognavamo di cucinare insieme: impastare affettare tritare mescolare; infornare cuocere e-mangiare. Ad ogni appuntamento arrivavo con qualche nuova creazione-torta, di solito, avvolta nei panni più colorati- e una ricetta. “E’ un fatto così intimo, così personale, cucinare insieme… ”.E così finalmente è successo. Una domenica di sole e di silenzio assoluto; una passeggiata nell’orto, tra piante e fiori profumati; il tuo piano di marmo, lungo abbastanza da disporci qualunque ingrediente. Abbiamo iniziato cauti, quasi un po’ impacciati: rompi le uova e mescola veloce, taglia il salame e cuoci la verdura. Cacao cannella zenzero e! Il tempo è volato, scandito dal ritmico ticchettio del timer. Ci siamo ritrovati sepolti da milioni di pentole sporche, piatti e bicchieri, posate. Lava tu che asciugo io, perfetto sincronismo, appena uno sguardo d’intesa e in men che non si dica è tutto in ordine.
Mezz’ora dopo eravamo al castello, a stordirci di vento e di gabbiani.
Timorosi ed emozionati, non sapevamo con cosa cominciare. Ho addentato il calzone con provola e friarielli: dal mio sorriso hai capito, ne hai afferrato una fetta anche tu. Man mano abbiamo preso coraggio, assaggiando e ridendo ci siamo passati pezzi di pizza sbocconcellati e fette di torta; pomodoro mozzarella basilico, chiudere gli occhi e cercare di descrivere il sapore del kiwi giallo; in pochi minuti è finito tutto.
Quanti anni sono passati?Mi ero quasi scordata di quest’inizio… Non mangiamo più i tradizionali piatti italiani; la pasta, non ricordiamo neanche che sapore abbia. Resta l’amore per il cibo genuino: semplice ed abbondante, come nelle antiche trattorie dei Quartieri.
Ed è rimasto il rito: incontrarci almeno una volta l’anno, ovunque siamo, ovunque saremo, e condividere le nuove ricette, i sapori scoperti in giro per il mondo.
Quest’anno non ci siamo ancora incontrati; così, facendo la spesa al coloratissimo mercato di Porto, ho pensato Prima di Natale gli scrivo. Ma lo sai come sono: non so aspettare, e così il “prima di Natale” è diventato”Fra una settimana”, e poi ”Domani”, e poi… ti ho scritto, va bene? Propongo una sfida a base di secondi, quest’anno: ma niente piatti pesanti, stavolta, ché sono a dieta…