Il clown o il pipistrello?
L’impatto fu fortissimo. Con un esplosione di cristalli la figura ammantata di nero uscì strisciando dalle lamiere contorte dell’auto. Si guardò intorno: nessuno si azzardava per strada. Con un gemito si alzò su una gamba. Perdeva sangue e il respiro era costretto da lancinanti fitte al petto. Non sarebbe bastato per negargli la vendetta. Le due vetture si erano incastrate frontalmente; dal parabrezza dell’auto che la figura oscura inseguiva, sporgeva un cranio ridotto in poltiglia. Un gemito dalla parte del passeggero richiamò l’attenzione dell’uomo in nero:qualcuno era sopravvissuto. Con uno strattone divelse ciò che rimaneva della portiera. L’uomo, che sedeva con le gambe frantumate dall’impatto fragoroso, lo guardò terrorizzato. - Ti prego…Cristo santo…- e sputò sangue. - Dov’e’?- chiese l’uomo in nero con un sussurro roco. - OK..ok..al cantiere della metro giù a Chelsea…lo troverai con…- ma la stretta improvvisa sul collo gli mozzò il fiato. L’uomo in nero alzò la nove millimetri, la schiacciò sulla fronte sanguinante dell’uomo terrorizzato e con un ghigno spezzato fece fuoco. Fu senza sorpresa che Batman si rese conto di essere tornato a uccidere.
Scivolò come un sibilo alle spalle dei due pezzenti che proteggevano l’ingresso del cantiere. |