Il clown o il pipistrello?
Gabriele D’Arrigo
2498 battute

L’impatto fu fortissimo. Con un esplosione di cristalli la figura ammantata di nero uscì strisciando dalle lamiere contorte dell’auto.
Si guardò intorno: nessuno si azzardava per strada. Con un gemito si alzò su una gamba. Perdeva sangue e il respiro era costretto da lancinanti fitte al petto. Non sarebbe bastato per negargli la vendetta.
Le due vetture si erano incastrate frontalmente; dal parabrezza dell’auto che la figura oscura inseguiva, sporgeva un cranio ridotto in poltiglia.
Un gemito dalla parte del passeggero richiamò l’attenzione dell’uomo in nero:qualcuno era sopravvissuto. Con uno strattone divelse ciò che rimaneva della portiera. L’uomo, che sedeva con le gambe frantumate dall’impatto fragoroso, lo guardò terrorizzato.
- Ti prego…Cristo santo…- e sputò sangue.
- Dov’e’?- chiese l’uomo in nero con un sussurro roco.
- OK..ok..al cantiere della metro giù a Chelsea…lo troverai con…- ma la stretta improvvisa sul collo gli mozzò il fiato.
L’uomo in nero alzò la nove millimetri, la schiacciò sulla fronte sanguinante dell’uomo terrorizzato e con un ghigno spezzato fece fuoco.
Fu senza sorpresa che Batman si rese conto di essere tornato a uccidere.

Scivolò come un sibilo alle spalle dei due pezzenti che proteggevano l’ingresso del cantiere.
Ne tagliò con facilità la gola e con un balzo fu inghiottito dalle tenebre.
In fondo all’edifico vide una decina di figure che ridevano e giocavano a carte. Si appostò silenzioso fra una serie di bancali. Aprì la borsa da palestra e inizio a montare sul treppiedi l’M60. Quando fece fuoco i corpi maciullati dalle pallottole furono sbalzati dalle sedie in un turbine di soldi e bicchieri infranti.
Qualcuno rispose al fuoco, qualcun altro impartì precisi ordini. Sentì uomini muoversi alle sue spalle.
L’uomo in nero si portò veloce verso il fondo, schiacciando ripetutamente il grilletto della nove millimetri per cancellare i volti di quella feccia schifosa.
-AHAHAH-.
La sua voce:si voltò e lo vide, il volto tremendamente sfigurato da un imperituro sorriso. Camminava ciondolando, reggendo in mano una bottiglia di whisky, e nell’altra una semiautomatica. Era accompagnato da tre uomini che fecero fuoco contro di lui inveendo come diavoli.
L’uomo in nero fu colpito alle gambe e con un urlo strozzato si accasciò a terra.
- Vedi…-sentì la lingua del Joker schioccare contro il palato -…Batman…-
L’uomo in nero sentì i denti sfondarsi quando la canna della pistola gli violò la bocca.
- Tu non puoi uccidermi…io…io sono metafisico!-
BAM!