Non è solo questione di forma
Stefano Carbini
2499 battute

Quando la luce verde dell'insegna apparve in fondo alla strada, S. poté finalmente rallentare l'andatura, certo che il rischio di trovare il negozio chiuso fosse ormai scongiurato.
Arrivato davanti alle vetrine alzò lo sguardo a leggere la scritta luminosa: PARAFARMACIA - L'ANONIMA. “Che nome!” – pensò entrando. Dentro c'era solo un commesso, che lo salutò mentre si avvicinava al bancone.
– Buonasera, mi dica.
– Buonasera. Avrei bisogno di una confezione di pillole per dormire. Non dei sonniferi, sia chiaro, ma qualcosa che mi rilassi, che mi distenda. Pensavo a delle pillole turchine oppure arancioni. Le pillole argentee le prendo da quando ero ragazzo, ma ormai non fanno più molto effetto. Poi per rimettere in moto i neuroni, credo che le pillole gialle o quelle verdi dovrebbero andare bene; le maculate alle erbe no, mi danno bruciore di stomaco. Ah, sì, anche una confezione di pillole rosse.
– Signore mi dispiace, ma pillole non ne abbiamo.
– Come? – chiese S. con un filo di voce.
– Le case farmaceutiche hanno deciso di non produrre più quel tipo di confezioni. Però abbiamo pomate, sciroppi, gocce, supposte, fiale da iniettare o per inalazioni, spray, cerotti a rilascio graduale. Contengono gli stessi principi attivi utilizzati per le compresse, stia tranquillo.
– Ma come non le producono più? Che motivo ci sarebbe?
– Mah, credo per questioni di marketing, per rinnovare l’offerta. Prima hanno cominciato con pillole da sciogliere in acqua, poi con compresse sublinguali; alla fine hanno smesso di produrle. Non immagina quanta gente non riesce proprio ad ingoiarla una pillola.
– E io adesso come faccio?
– Scelga qualcos’altro. Oppure – il commesso si piegò sopra il banco abbassando la voce – se le faccia da solo; i componenti si trovano facilmente un po’ dovunque.
– Ma non è vietato?
– L’uso personale è consentito. Certo, se dovesse distribuirle a parenti e amici, o addirittura a sconosciuti...
– A dir la verità, ci ho già provato, da giovane, col Piccolo Chimico. Ma non venivano bene. E poi, sono passati più di vent’anni...
– E allora deve usare qualcos’altro. Io, guardi... non dovrei... ma lei mi sembra in uno stato! – Il commesso infilò la mano sotto il banco e tirò fuori una scatola.
– Cos’è?
– E’ una rimanenza di magazzino, una confezione di pillole trasparenti. Possono andare bene per qualsiasi cosa, ma si deve sbrigare a prenderle perché scadono tra due giorni. Io gliele do, ma lei deve convincersi a usare qualcos’altro. E ora mi scusi, ma è tardi e devo chiudere.