Imprevisti di uno scrittore
Marcellino Iovino
2337 battute

Come iniziare? Come inizierebbe uno scrittore? Non che io lo sia. Appartengo alla categoria, sempre più ampia, degli aspiranti scrittori. A diciotto anni, non so se sia un bene o un male. Comunque, la storia è quanto di più insolito e banale possa accadere ad un essere umano. Fin dalla settimana scorsa mi ero proposto di scrivere la pillola per il progetto Modica Quantità dell’Anonima Scrittori, che è diventato per me una consuetudine. Poiché il progetto verrà sostituito e quella sarebbe stata l’ultima pillola, tenevo molto a fare una bella figura. Avevo in mente di scrivere un raccontino su una corrida, alla maniera di Hemingway. Una cosuccia carina, poco impegnativa e abbastanza distante dal maestro americano. L’importante era che fosse poco impegnativa, poiché io, ed è, assieme alla carenza di creatività, un male assoluto per l’aspirante scrittore, sono pigrissimo. E’ stata proprio la pigrizia a fregarmi. Ho rimandato per una settimana; così ieri mi sono detto: “domani lo scrivo…” Questa volta, però, il diavolo e il virus dell’influenza ci hanno messo la coda (forse il virus qualcosa in più): mi sveglio stamani con un dolore lancinante alla schiena. E fu la febbre, direbbe qualcuno. Ho passato una tremenda giornata a letto cercando di convincermi a desistere dal mio proposito. Poi ad un certo punto: “cazzo, il termine per l’invio della pillola scade oggi!” (oggi, 30 settembre 2008, il mio avvocato può testimoniarlo). Che potevo fare? Oltretutto la trama del racconto sulla corrida l’avevo pure dimenticata. Quindi, eccomi qui. Morale della favola: se vuoi fare le cose per bene, anticipati, ma se vuoi affidarti alla mano del caso rimanda a domani quello che puoi fare oggi, (ma questo non l’aveva già scritto qualcuno?). Io ti consiglio sempre di anticiparti (e adesso chi lo va a raccontare a me, visto che il 10 ottobre devo consegnare un altro racconto).


PS. Nel congedarmi, domando scusa a tutti e per tutto. Scusate per la pigrizia, scusate per gli eventuali errori di grammatica, sintassi e forma (eh, devo ancora fare pratica…), scusate per questo testo che non ha senso, così come non ha né capo né coda. Tenete presente, però, che certa gente, quotidianamente e in buona salute, dice e scrive cazzate: io almeno ho una buona scusa: sto usando un corpo che misura quaranta gradi di temperatura.