Esplosione
Emiliano Bertocchi
2353 battute

 
In un attimo è diventato tutto così assurdo. I colori sono esplosi. Le voci. Le urla. In un attimo il mondo che avevo intorno è andato distrutto. Le speranze, i sogni, le amicizie.
Perdute.
Mi sono alzato ancora disorientato e sconvolto. Intorno a me persone sanguinavano. Altri urlavano per il dolore.
Mi sono guardato.
Ero incolume.
In un attimo il mondo è esploso dentro le mie orecchie. Come un boato senza fine. Un urlo disperato di morte.
Tutte quelle ridicole supposizioni.
Vane illusioni.
Sorrisi complici in calde notti d' estate.
La vita mi è parsa terribile e odiosa. Quando le luci e le schegge hanno fatto vacillare i miei occhi. Mi sono ritrovato disteso per terra. Completamente incapace di capire. Di poter giustificare. Di dare una spiegazione razionale.
Quando ho visto il corpo senza vita delle persone che avevo vicino, finalmente, ho capito. Sono stato in grado di vedere l'orrore. Danzare con la follia. E quello che sembrava incomprensibile è diventato una nuda verità.
Gli occhi hanno incominciato a bruciarmi. Il cuore sprofondava. Le mie mani si aggrappavano all'aria.
Avrei voluto qualcuno che mi svegliasse.
Che mi prendesse a schiaffi.
Qualcuno che mi dicesse una parola d' amore.
Ma intorno avevo solamente morte e un sordo silenzio. E urla come lampi nella notte burrascosa.
Ho chinato il volto verso il basso. Il mio addome si é piegato e contratto. Ho iniziato a vomitare. E il dolore ha preso forma e ha cercato di uscire fuori da me.
Ma è stato solo un inutile tentativo.
In un attimo hai perso il controllo. Hai dimenticato te stesso. I tuoi progetti, le tue dolci ambizioni. In un attimo hai visto il mondo cambiare e farsi cattivo.
Sei stato solo.
E confuso.
E pieno di una incolmabile angoscia.
Quando i tuoi occhi riescono di nuovo a mettere a fuoco quanto è successo sono le tue gambe che cedono. Cadi di nuovo a terra e senti le voci di altri uomini avvicinarsi. Non capisci la loro lingua. Non capisci le loro intenzioni.
In un attimo la tua vita è diventata la tua possibile morte.
Vorresti pregare.
Chiedere aiuto.
Vorresti credere. In questo preciso momento.
In questo preciso istante.
Il soldato è adesso sopra di te. Il suo sorriso è indecifrabile. Potrebbe essere una smorfia di dolore come un ghigno di follia.
E nel momento in cui il colpo parte e ti spappola il cervello sei ancora troppo vivo per renderti conto di essere morto.