Il fondo
Stefano Sangiorgi
1456 battute

 
Ormai abbiamo raggiunto il fondo dell’abisso. O, forse, non c’è mai un abisso troppo profondo…..

E, a me, sembra che l’abisso sprofondi ogni giorno di più…

Aveva l’apparenza dell’ennesima ricerca di protagonisti per il reality show di turno. VIENI IN GUERRA CON NOI” reclamava l’invito a presentarsi al casting.

Le nostre smanie di protagonismo e di presenza televisiva ci hanno portato a tralasciare tutto quello che a noi sembra un dettaglio insignificante; smettere di leggere qualsiasi cosa (tanto c’è la TV).

Ormai non si legge e non si riflette più. Si esiste soltanto vomitando stupidaggini senza significato in inutili e venefiche, per le nostre menti, trasmissioni televisive.

Così nessuno aveva letto i dettagli del regolamento…

E così, siamo arruolati per una guerra vera e ci troviamo dentro una guerra reale, combattendo con armi vere…

E uccidendo persone vere… altre persone come noi…

Tutto ciò è orribile e scarnifica la mia coscienza ormai tumefatta, insensibile a qualsiasi effetto, anestetizza da orrori visti e perpetrati.

Ma non c’è mai un abisso troppo profondo: l’ho capito come il risveglio da un incubo terribile, per piombare in un incubo peggiore... quando... ho visto le telecamere che ci riprendevano e ci mandavano in diretta sulla pay-tv.

L’eliminazione senza il televoto e senza il telecomando, ma con l’eliminazione fisica della propria inutile esistenza.

La guerra totale e mediatica del III millennio: lo spettacolo non si può fermare!