Guerra-lampo
King of Mistery
2453 battute

 
Le truppe sono pronte, gli ordini sono stati distribuiti: è ora di agire.
Silenziosamente gli elmetti si aggirano per le mura. Rimane un ultimo avamposto da abbattere, il punto nevralgico del territorio nemico: distrutto quello, il nemico può solo battere in ritirata.
Attacco.
Due sono gli ingressi dell’avamposto: uno principale, manifesto, e uno nascosto, che pochi conoscono. Ma gli informatori sono riusciti nel loro intento. E ora anche chi non dovrebbe sapere sa.
Le truppe si appostano, silenziosamente, nell’uscita segreta, nascosta dagli arbusti e dalle foglie. È stata decisa e organizzata una manovra diversiva. Alcune manciate di soldati apriranno il fuoco, e faranno credere di essere in numero maggiore di quante sono in realtà: in questa fase l’avamposto verrà messo a ferro e fuoco, e tutte le truppe lì di guardia saranno messe a dura prova. Dopodiché entreranno in azione gli altri.
La prima fase ha inizio.
Un boato squarcia l’aria. Un deposito è esploso. Subito un altro boato. Ne è esploso un altro. Lingue di fuoco invadono il buio. Rumori di mitraglietta in sottofondo. Grida di guerra, urla di dolore. Un terzo boato. Un altro edificio in fiamme.
Le prime guardie sono crollate a terra, altre accorrono. Le mitragliette amplificano i loro discorsi. Nuovi attacchi, nuove truppe in arrivo. Giungono di rincalzo nuovi squadroni per dar man forte all’avamposto sotto attacco. Gli invasori sono in ridotta quantità numerica, occorre l’astuzia in queste fasi. Se il piano viene svelato, per ognuno degli invasori è finita.
Gli elmetti nell’altra uscita trattengono il fiato.
Intanto nuovi fuochi brillano nel buio. Un cielo stellato sembra essersi riversato sulla terra. Urla di trionfo, di dolore, di morte scuotono l’aria.
Le truppe nell’ingresso principale sono quasi tutte decimate. Altri soldati giungono da chissà dove per difendere l’avamposto. Per gli invasori, sembra, non c’è più speranza.
Ma ecco che un gruppo di soldati agisce: e al momento giusto.
Un altro boato, più terribile dei precedenti. I difensori vengono assaliti dalle fiamme. Cadono uno dopo l’altro. Le riserve d’acqua sembrano essersi estinte. Non c’è rimedio all’avanzare dell’Inferno.
L’unica soluzione è l’altro ingresso.
Non ci dovrebbe essere nessuno ad attenderci lì, pensano. Ed escono.
Pochi si sono salvati dall’incendio: e quei pochi vengono trucidati da fiumi di pallottole. Nessuno scampa.
L’avamposto è stato conquistato. La guerra-lampo è finita.