Sopra la collina
Fabior
1349 battute

 
Ce passavo all'alba su per la collina
tutti i giorni sulla via del lavoro
e respiravo l'aria frizzantina
quando er sole ricopriva d'oro
l'arberi, li fiumi e la pianura.

Dall'alto restavo a guardà er paesaggio
in mezzo a la frescura
sotto ‘na grossa quercia antica,
Da lì vedevo gente, animali e carri de passaggio
gente lontana, ma gente amica.

Poi un giorno risonò la sirena:
non fu un richiamo de 'na festa
e nemmeno un grido de protesta
ma solo ‘na triste cantilena
che dice "Scappa" a chi invece resta.

Adesso li campi deserti e abbandonati
non danno più er grano agli affamati
ma solo spazio per le tombe
de la gente ammazzata dalle bombe.

I cieli non so' più solcati
dagli aquiloni e dagli uccelli,
ma da macchine e soldati
che riempiono i ruscelli
cor sangue degli uccisi dai fucili che nun distinguono militari, animali nè civili.

Invece der sòno dei canti
in mezzo ai campi
ora ascolto li lamenti sordi e affranti
de le madri vestite a lutto.

Però rimane,nonostante tutto,
quella quercia antica
sopra la collina
che adesso pare sospiri e dica:
"Quanta gente così meschina
che lotta e che s'ammazza
pe’ un confine o pe’ la razza."

Ieri un omo coraggioso
è salito sulla cima
tutto solo e silenzioso,
ma le cose so’ rimaste come prima.

Tranne un particolare:mentre l'eco der cannone
rimbomba da lontano
tra quei rami se vede l'ombra de un cristiano
che guarda er mondo appennolone.