Risveglio
Simone Mosciatti
2490 battute

Ho fame. Apro gli occhi. Buio.
Mi ritornano i flash della festa alla quale ho partecipato ieri sera, come ci siamo divertiti… chissà se Matilde mi ha già perdonato per aver esagerato con i drink.
Allungo una mano per cercare la sua presenza….MA DOVE CAZZO SONO? Non riesco a muovermi liberamente, devo essere in una specie di cassa. COSA MI E’ SUCCESSO? Provo a far leva sul coperchio, non si apre… non possono avermi fatto questo, DEVO USCIRE. AIUTOO! Possibile che nessuno mi senta! Il sudore mi brucia gli occhi e ogni boccata d’aria e’ una pugnalata che mi trafigge i polmoni. Devo recuperare un minimo autocontrollo… nell’agitazione di prima sono solamente riuscito a strappare il tessuto del coperchio e intaccare il legno NOOOO! Non e’ possibile!  Il panico crescente mi fa tempestare di pugni il coperchio…CEDE! Il rumore del legno che cede amplifica i miei sforzi facendomi dimenticare il dolore delle schegge che si conficcano nelle carni. Qualche cosa inizia a filtrare… O MIO DIO, SONO SOTTO TERRA! Man mano che il coperchio si rompe, la terra mi riempie la faccia, la bocca , mi limita nei movimenti. Nello sforzo perdo le unghie e obbligare le mani a farsi largo tra le schegge e il terreno diventa sempre più difficile… La terra cerca di trattenermi…LIBERO, finalmente libero.
Dopo i primi convulsi istanti in cui respiro avidamente l’aria mi guardo intorno: SONO IN UN CIMITERO. Mi volto e al buio tra la fila di lapidi cadute, cerco di individuare il buco dal quale sono emerso. ECCOLO! Avvicinandomi alla terra smossa, finalmente trovo quello che cerco; mi avvicino per leggere la lapide:
 
ALESSANDRO MIRELLA
1970-2001
“ Il fato vi ha strappato troppo presto da questa terra.
Maty e Ale, sarete sempre nei nostri cuori”
 
MORTO? La mia Matilde MORTA? NOOOOOOO. Se…se solamente ieri sera eravamo a divertirci alla festa di Alberto e Cristina. E se fosse nella mia condizione e non riuscisse ad uscire? DEVO TROVARLA! Se ero, se sono qui probabilmente c’e’ anche lei. A carponi inizio a spostarmi tra le lapidi quando, due file e tre posti sulla destra rispetto la mia, la trovo
 
MATILDE  ROMANI
1969-2001
“Prematuramente scomparsa
ha lasciato un grande vuoto”
 
La chiamo, scavo… tutti i dolori sono dimenticati. Raggiungo la bara. Rumori. E’ VIVA! L’abbraccio, la bacio, di nuovo insieme. Usciamo, c’e’ un uomo alle nostre spalle che ci guarda terrorizzato. Urla, indietreggia, incespica e cade. Senza dire una parola ci avviciniamo…finalmente potremo a placare il nostro senso di fame.