Timbracartellini
Joel Zanata
2496 battute

Ore 18.08.
Il cartellino usciva automaticamente dalla macchinetta timbracartellini della Cassa Artigiana, emettendo un fastidioso ronzio. Mauro lo rimise al suo posto con meccanicità, mentre gioiva per la fine di un altra giornata lavorativa. Odiava quel maledetto posto e quella macchinetta . “Uno strumento diabolico” pensava ogni volta che la vedeva. Lo stress lo rendeva paranoico e visionario. Inutile, il troppo lavoro e la paga troppo bassa per mantenere moglie e figlia lo stavano mettendo a dura prova.
Quel giorno invece di rincasare subito aveva un appuntamento con suo cugino Sergio in una piazza della periferia. Non era un buon segno.
Sergio non lo chiamava mai, da anni. Erano stati molto uniti da ragazzi ma la vita li aveva separati. Mauro aveva messo su famiglia e Sergio si era dedicato all’occulto. Scelte di vita differenti che li separarono. Mauro sapeva che doveva essere successo qualcosa d’importante e sperava nulla di grave.
Ore 22.34
Diana aveva appena fatto addormentare Camilla e si era seduta sul divano. Il cellulare nella sua mano non dava segni di vita e lei incominciava a preoccuparsi seriamente. Mauro aveva detto che dopo l’ufficio doveva vedere suo cugino Sergio e che sarebbe probabilmente rientrato per cena. Ancora non si vedeva. Non aveva nemmeno risposto ai suoi 2 sms. Forse erano solo rimasti assieme per scambiare 2 chiacchiere. L’avrebbe aspettato sveglia.
Ore 01.43
Gli agenti della volante Calì e Lanzi non credevano ai propri occhi. Erano di pattuglia quando hanno notato una macchina parcheggiata di fronte ad una piazza di periferia. Niente di particolare all’apparenza, solo che passandoci di fianco con la volante si poteva notare che i vetri apparentemente oscurati erano invece bruciati dall’interno e ancora leggermente fumanti. Dentro la macchina il fumo impediva di vedere se ci fosse qualcuno, così provarono ad aprire la portiera ma dovettero usare dei guanti poiché incandescente. C’erano 2 corpi carbonizzati  all’interno della vettura ma tutto il resto era intatto. C’era fumo, ma niente era bruciato, come se fossero stati carbonizzati solo i 2 corpi. Solo un foglietto nella mano di uno dei 2 corpi era intatto. C’era scritto:
Hell, ingresso, ore21.47
Ore 22.04
<Pronto Carabinieri?>
<Si buonasera, dica.>
<Buonasera abito nel palazzo di fronte alla sede della Cassa Artigiana e volevo segnalare che da una delle finestre della sede, per un paio di secondi, s’è appena vista una luce accecante. Una cosa stranissima e mai vista prima.>