In direzione opposta
Jacopo Ninni
2485 battute

Lui in cima a una collina tra monti pił alti. Seduto su un masso in parte sospeso nel vuoto; il vento che soffia fresco e leggero in sua direzione lo avvolge piacevolmente. Cielo terso, sguardo rivolto ad un albero e alle cime coperte da nuvole in lontananza.
Lei in piedi davanti a una vetrata; rivoli d'acqua alimentati da violente raffiche di pioggia distorcono le luci dei lampioni e delle finestre di un condominio, aldilą della strada a lei invisibile
Lui gambe incrociate, maglia sudata; si asciuga la fronte, beve the verde dalla borraccia, movimenti affaticati a scatti; apre lo zaino e lo appoggia al suo fianco sinistro. Una farfalla dalle ali verde giallo vi si posa
Lei respiro ancora affannato dalla corsa lungo le scale; capelli bagnati dalla pioggia; si sfila le scarpe, apre la borsa: prende il cellulare e le planimetrie firmate dall'architetto. Mette in frigo gli avanzi dell'insalata di seitan. Sul tavolo in noce massello appoggia la posta ritirata dalla cassetta.
Lui fame; dallo zaino sfila un chapati al ghee e comincia ad addentarlo, lo sguardo rimane fisso sull'albero: un cedro Deodara simile a quelli del giardino del quartiere, dove erano soliti passeggiare. In testa una canzone; la solita da un mese.
Lei gambe incrociate sul divano, chicchi d'uva, telecomando, accende lo stereo: lo stesso CD da un mese; sguardo fisso verso la finestra, squilla il cellulare: un sms.
Lui, prende moleskine, matita HB, rapidograph 0,2; scrive appunti tra schizzi di edifici e paesaggi.
Lei si avvicina al tavolo, prende il cellulare, legge sms, guarda la posta e apre una busta: francobollo indiano, timbro postale di una settimana prima.
Lui sfila dalla tasca dello zaino una mappa 1:50000, esce anche una fotografia che cade; la tiene in mano alternando sguardi tra essa la mappa e il cedro; una lacrima cade sulla cittą di Lhasa.
Lei esita ma sfila la lettera; la legge. Una lacrima cade sulle parole ti amo dilavandole come la pioggia fa con i riflessi gialli alla vetrata, ma evita le parole non e pił marcate come il timbro sul francobollo.
Lui si scuote le briciole dai pantaloni, guarda la farfalla immobile sul suo zaino, si prepara a ripartire.
Lei risponde a sms, si sfila il vestito giallo verde; doccia veloce, in tempo per rispondere al citofono; si riveste, tira tenda alla vetrata, esce e chiude la porta dietro di sé.
Lui si alza, guarda il sentiero proseguire verso i monti aldilą del cedro e si incammina.
La farfalla riprende il suo volo in direzione opposta.