Noi
Giovanni Buzi
1491 battute

 
Ricordo il tepore di quella pelle e l'aroma - delizioso! - dei nostri corpi stretti, avvinghiati... Noi e nessun altro era capace di secernere quell'odore prezioso come il più raro degli incensi. Seta d'Oriente era la nostra pelle, stelle luminose i nostri occhi, pesci vogliosi le nostre lingue. Ci stringevamo con quella forza che solo dà il timore che sia l'ultima volta. Sento ancora quei sospiri di belve assopite, sazie. Non riesco a dimenticare. Vorrei ritrovare quelle vibrazioni che solo noi eravamo capaci di creare. Per magia, si tesseva un rete invisibile di fili che ci teneva uniti, ci proteggeva da ogni bruttura del mondo. Il mondo? Dov'era quando stavamo insieme? Scomparso come bolla di sapone. Bastava che fossimo "noi" e l'unica realtà era una perfetta, unica Armonia. Ora tutto mi sembra senza colore, senza sapore. Ora che non c'è più "noi", perché sì, eravamo riusciti a fonderci e dimenticarci l'uno nell'altra. Solo posso ricordare e sperare nell'impossibile. Poggio i gomiti verso un'alba che non riuscirà a illuminare questa mia giornata. Solo. Cosa è ormai l'esistenza per me? Aspiro un po' di veleno da questa sigaretta senza sapore e guardando perdersi nel cielo grigio le volute di fumo non posso non pensare: dove sarai ora Maria? Dove poterti ritrovare? Dove sarai adesso Manuela, dove Alice, Milena, Stefania, Giuditta, Alfredo, Carlo, Marco, Mauro, Giuseppe?... Dove siete? Mi mancate da morire: a quando un'altra bella ammucchiata, così da ricreare "noi"?