Novembre
Patrizia Birtolo
2468battute

Lui e Lei al parco.
- Non.Non mi sento pronto.
- Avrebbe senso rimandare oltre?
- No, ma.
- Ma?
- Pensavo che aspettare potesse.
- (dolce sfinimento nella voce): .Aiutarci a capire il momento giusto?
- (debolmente rincuorato): Ecco. Intendevo questo.
- (asciutta, un pizzico d'amarezza): Un anno ormai che stiamo insieme. Il tempo passa. Prima o poi dovrai deciderti. Lo sai.
- .
- Tutti quelli che conosciamo l'hanno fatto. Non capisco cosa ti spaventi tanto.
- (concitato): Il dopo. Non sapere come potrà andare, dopo. Che ci aspetta.
- (dubbiosa, interrogativa): Credi sia un salto nel vuoto?
- Non lo è?
- Forse. D'altra parte... Oggi, domani, fra una settimana, o.
- (col disperato isterismo del maschio alle strette): NON ME LA SENTO! Non farmi pressione così!
- .
- .
- (malinconico): Scusami...
- (ferita): No, colpa mia. Non dovevo.
- Invece hai ragione tu. È venuto il nostro momento.
- Credi davvero?
- Ho aspettato anche troppo.
- Se non ti senti pronto non potrà funzionare.
- Devo pur fare qualcosa. Non posso più crogiolarmi in questa attesa, trascinarmi sperando cambi il vento. Basta. Devo, voglio dare una svolta alla mia vita.
- Ne sei certo?
- Sì, oramai è tempo.
- Allora quando.
- Domani.? (Un'occhiata di Lei e si sente un pusillanime). No. Adesso, dai. Andiamo? (Non dà tempo di ribattere. Già si allontana. La guarda gioioso, con indicibile sollievo. Piroetta e si protende, invitante. Senza di Lei sarebbe ancora lì, a tormentarsi vanamente. Ma ce l'ha fatta, c'è riuscito. Sorride.)
- Aspettami! (Quanto tempo a persuaderlo, ora tocca corrergli dietro. Si affretta a raggiungerlo.)
Le due foglie vicine, leggere, finalmente libere, si librano lucenti nell'aria frizzante, giocando col sole, volteggiando briose. Cadere è esilarante, esaltante. Un refolo di vento prolunga la danza, sospinge dolcemente l'uno sull'altra. Li adagia con materna delicatezza sul tappeto dorato e scarlatto ai piedi dell'albero.
- Non credevo sarebbe stato così.
- Bello?
- Sì.
- Avevi paura. Di soffrire?
- Già. E.
- Di restare deluso, vero?
- Sì. Ma tu come.
- Sono nata altre volte sui rami dell'albero. Altre volte sono caduta.
- (investigativo, geloso, un po' guardingo): Con qualcun altro?
- (divertita): No, sempre sola. Ti è piaciuto farlo con me?
- Immensamente.
- Mi aspetterai l'anno prossimo dunque? Riproveremo insieme?
- È sicuro. Ci aspetteremo, cadremo sempre insieme. Te lo prometto. Ma adesso?
- (stringendosi a Lui con sospiro di beata soddisfazione): Adesso dormiamo.