Ovunque, Ti amo.
Mainorario
1423 battute

Sono sopravvissuto alla morte del mio gatto, a quella di mia nonna, e a quella di mio fratello. Ma non posso, non posso sopravvivere alla tua. Questa è la mia ultima lettera d'amore sul diario della mia vita che scrivo per te, solo per te. Perché non posso vivere solo di ricordi, non posso vivere solo di dolore e di lacrime e di crampi. Non posso vivere solo con me stesso. Mi bruciano gli occhi dal fumo e dal pianto, come il pianto che non scenderà mai. Per te che mi sei scivolata via dalle dita. Per te che mi hai lasciato il sapore della vita fra i denti. Per tutte le volte che ho tremato nei tuoi occhi. Per tutte le volte che ho dormito nell'avvolgente tepore del tuo seno, tiepida armonia. Ora mi manca ogni istante di te. La gioia, la vita, la pelle, il respiro, le labbra, le tue speranze, i miei sogni. Ho perso i miei sogni perché tu, tu eri meglio dei miei sogni. Così per sognare avevo imparato a svegliarmi di notte, mentre dormivi abbracciata al cuscino, e a guardarti. A pensare che non potevi essere altro che un sogno e che il giorno dopo sarebbe stato ancora più bello scoprire che stavo ancora dormendo. Perché tu eri lì, sempre e per sempre. Così avevi detto. Ma mi hai lasciato solo in un incubo che non finisce più.
Io non ce la faccio. Non posso rimarginare la ferita che mi ha lasciato la tua perdita, non posso. Non ci riesco.
Per te sogno dagli occhi blu.
Ovunque, Ti amo.
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Bang.