Schiena contro schiena
Ludovica Mazzuccato
2360 battute

Tu che fingi di sognare, io che fingo di dormire. Due vite sotto lo stesso tetto che non si uniscono nemmeno a letto, dove si litigano in silenzio le coperte senza più la voglia di far scoperte. Apparenze di un amore che non ha più nessun sapore. Sintomi di una malattia che si chiama abitudine e che colpisce ad ogni latitudine. Schiena contro schiena, non guardiamo più nella stessa direzione.
Mi sento solo. Profondamente solo e non posso concepire di sentirmi solo con te: tu fai parte di me e se non ti sento vicino è come se mi mancasse una parte del corpo, non necessaria per sopravvivere ma indispensabile per essere felice.
Anche sta volta hai voluto farlo al buio, forse avevi paura che leggessi la stessa solitudine nei tuoi occhi. Siamo soli e non riusciamo a farci compagnia. Le parole mai dette, le incomprensioni ma snocciolate insonorizzano le nostre anime. Con la coda dell'occhio cerco di vedere la sagoma del tuo corpo. Sei immobile, come le tue labbra quando le bacio la mattina per augurarti buona giornata, così immobili che le mie non riescono nemmeno a sentire il sapore del caffè che hai appena bevuto.
Apparentemente non è cambiato nulla, facciamo sempre tutto insieme, dalla colazione alla cena, facciamo persino l'amore come sta sera, ma siamo soli. Le nostre emotività non interagiscono più. E nessuno se ne accorge.
Dove ce l'hai quella deliziosa voglia a forma di cuore? Sulla natica sinistra o su quella destra? Non lo ricordo più. Proprio come tu hi dimenticato che non mi piacciono le olive. Siamo soli.
Mi avvicino furtivamente a te. ma tu ti allontani. ti cerco ancora e faccio brontolare una molla del materasso. Sentimi: ti sto cercando! Questa volta non scappi. Anzi, le tue natiche premono contro le mie.
Se ci ricordassimo cosa ci ha fatti innamorare non sarebbe tutto da buttare.
Sento che ci sei. la mia mano cerca la tua e la trova. La mia mano stringe la tua e la tua si lascia stringere.
Ti ricordi quando andavamo d'inverno al mare?
Ti guardo. stai sorridendo. spero che tu non stia fingendo!
Tu fingi di dormire ed io inizio a sognare.
Forse possiamo essere meno soli. O forse la consapevolezza di essere soli attenua il nostro senso di solitudine.
Schiena contro schiena dobbiamo imparare ad amare il nostro modo di non amarci, perché il senso dell'amore è cogliere il fiore consapevoli che il suo gambo è irto di spine.