In vita ed in morte
Rita Passariello
2476 battute

Non è ancora alto il sole, non riuscirà a fare più del dovuto capolino né fra le nuvole né fra le fronde degli alberi. E' nuvoloso, forse piove. Ricordi quando da bambini andavamo fuori nel giardino che univa le nostre case, e giocavamo con la terra, facevamo la frutta con la fanghiglia. Te lo ricordi? Ti ricordi quando mia madre veniva a chiamarci per il pranzo? Te lo ricordi? Non te l'ho mai detto, ma credo di aver provato amore nei tuoi confronti, già a quel tempo, un lontano tempo. Eravamo soltanto dei bambini, allora non comprendevo il significato della parola amore, ho cominciato a capire soltanto durante l'adolescenza. Frequentavamo la stessa scuola, la stessa classe, avevamo gli stessi compagni, gli stessi amici. Facevamo tutto insieme, le stesse cose, abbiamo sempre avuto tanto in comune io e te, te lo ricordi? Ma non è stato il periodo più bello della mia vita. Quello è venuto dopo i miei diciotto anni. Il tuo regalo lo conservo ancora, così come il biglietto che mi hai dato. È appuntato nella mia bacheca, te la ricordi? Dicevi sempre che saresti rimasto al mio fianco per tutta la vita, che mi avresti sposato. La sera prima del mio ennesimo colloquio di lavoro, mi hai chiesto di uscire, mi hai regalato un anello, mi hai domandato se era ancora mio desiderio essere tua moglie. Ho detto si. Quando sono tornata, lo abbiamo annunciato ai parenti, sono rimasti molto sorpresi, ma sono stati pochi i momenti di subbuglio. La notizia è stata accolta di buon grado, con felicità. Te lo ricordi? Abbiamo passato tanti giorni a scegliere la data del matrimonio, a scegliere la lista nozze, a scrivere la lista degli invitati, a scegliere le bomboniere, i confetti. Il grande giorno poi è arrivato, ricordo l'emozione del giorno prima, ero tanto nervosa, ma mai una volta il dubbio ha sfiorato i miei pensieri. Volevo te, e nulla mi avrebbe fatto cambiare idea. Neanche l'incidente. Il grande giorno, il sogno, si è poi trasformato in un grande incubo. La corsa all'ospedale, la rianimazione, la camera mortuaria. Spero le margherite siano ancora il tuo fiore preferito e che il vaso che ho scelto per te sia di tuo gradimento. So che puoi vederlo, nonostante la lastra di marmo, bianchissima, che ti separa dal mondo, che ti separa da me. Non sposerò nessun altro, avrei voluto condividere con te tutta la vita, cercherò di farlo venendo a trovarti ogni giorno, fino alla fine dei miei giorni. Sta cominciando a piovere, spero tu non senta troppo freddo.