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Una sera della campagna elettorale del 1969 stavamo serenamente aspettando che tutta la concorrenza finisse di attaccare i propri manifesti per poi uscire all'improvviso e coprirglieli tutti con i nostri: "Lanzidelli - DC", che ci pagava con un sacco di soldi. La concorrenza però quella sera s'attardava e allora abbiamo detto: "Arriviamo a Cisterna", e via con la Fulvia di questo Lanzidelli. Alle Quattro Strade c'era una bionda che era la fine del mondo, sembrava Patty Pravo. Non era di qui, veniva da Roma. Era di passaggio, con una Seicento che le si era rotta a Cisterna. Aveva cercato un meccanico: "Batto sulla Salaria: pago in natura", e quello prima le ha aggiustato la macchina e poi ha abbassato la saracinesca e chiamato tutti gli amici. Ma non dev'essere bastato, secondo lui, per rientrare nelle spese e a sera l'ha portata alla Quattro Strade. Lui incassava e lei scontava. Quando è stato il turno nostro era oramai su tutte le furie: "Questo mi sta a fregare", perché continuava ad arrivare gente ma incassava solo lui: "E quando finisce? Ma manco in un mese di Salaria". Così hanno litigato e lei ha detto basta: "Faccio questi qua e me ne vado", ma poiché continuava ad arrivare gente ci ha fatto salire, me e Lupo, sulla macchina sua - tutti e due sui sedili dietro perché proprio mancava, secondo professionalità, il sedile davanti - e s'è data verso Campoverde, seminandoli tutti. Ci ha seguito solo quel Lanzidelli con la Fulvia, che aveva già consumato. Però era simpatica. Arrabbiata ma simpatica. Noi - mentre guidava come una matta - le abbiamo pure detto: "Guardi non fa niente, se è stanca lasciamo stare". "Ma no, ma che c'entra? Mica ce l'ho con voi", e quando siamo arrivati in un posto tranquillo abbiamo fatto. Prima Lupo e dopo io. Quando è stato il turno mio ha detto: "Porca miseria, ho finito i preservativi". Io adesso non ricordo se ho tirato un sospiro di sollievo, ma certo devo averle detto: "Vabbe', se vuole lasciamo perdere". "Ma no, oramai ci sto", e abbiamo fatto senza. Era bionda. Come Patty Pravo. M'ha fatto mettere sotto, sul sedile di dietro, e lei si è messa sopra. Profumava. Mentre facevo le toccavo il culo. E lei era dolce. Me ne sono innamorato. E lei m'ha detto: "Con questi baffetti.", ed era un impegno: "Vieni a trovarmi sulla Salaria". Io volevo già partire il giorno dopo. Ma sono stato male con lo scolo. Ci vollero gli antibiotici. Me li dette Lanzidelli. Lupo invece, che aveva fruito dell'ultimo preservativo, sbavava d'invidia.