Luna
Emiliano Bertocchi
2401 battute

 
Un timido raggio di luna entra dalla finestra. Illumina una parte di pavimento, una rivista di un paio di settimane fa e la manica di una camicia.
Poi nell'oscurità posso indovinare la presenza delle mie scarpe, di una bottiglia di vino rosso e di un paio di mutandine da donna.
Con la mano cerco di afferrare il raggio di luna.
Una cosa particolarmente diffcile da fare.
Vedo formarsi un cerchio di luce azzurina sul palmo della mia mano.
Poi mi afferro il cazzo e inizio a masturbarmi pensando alla luna.
Non mi era mai capitato prima.
La immagino così dolce e protettiva eppure allo stesso tempo misteriosa e ambigua.
La immagino con lunghi capelli fluenti.
La mia mano inizia a muoversi più velocemente.
Ed anche il mio cuore.
La immagino accanto a me in questo preciso istante.
Mentre mi sussurra parole dimenticate.
Parole d' amore.
Con la mano sinistra accarezzo il raggio di luce.
Con la destra diminuisco il mio movimeno e inizio a dare dei colpi più lenti e ritmati.
Lei continua a sospirare sul mio collo con tutta la sua femminile magia.
Mi ammalia.
E penso a quante cose non ci siamo mai detti, a quanto sei inutilmente lontana e a quanto io potrei essere il miglior uomo della tua vita.
Lei inizia a gemere e la mia mano a muoversi di nuovo più veloce.
La sento ansimare nelle mie orecchie, la sento leccarmi i capezzoli, la sento che vuole farmi godere.
Un essere così fragile e antico.
Un sortilegio della mente.
Un profumo delicato e perduto tra le dune d' oriente.
Mi accorgo che sto per venire.
Mi accorgo di stare amando qualcuno.
Forse la luna.
Forse più semplicemente me stesso.
E quando sento qualcosa di caldo colare tra le mie dita, il cuore per un attimo si ferma.
E nella mia mente ci sono immagini.
Immagini d volti, di luoghi, di bambini che ridono.
Nella mia mente ci sono degli occhi e il lento rollio del mare e le tue mani che mi sfiorano le guance e mi dicono che devo andare via.
E poi mentre sento il cuore colmo di gioia e il mio respiro pieno e regolare allungo la mano verso il raggio di luce.
E nel pallore del tuo sguardo un filo della mia sborra cade inutile sul pavimento.
E io spalanco la finestra e completamente nudo con il cazzo ancora duro ti guardo.
Ti guardo in tutta la tua bellezza.
E sospirando mi sento vivo.
Sospirando mi metto a piangere.
E per quanto tu sia lontana e irraggiungibile c'è ancora chi cerca di amarti.
Qualcuno che amando la tua essenza ha imparato ad amare se stesso.