Ma quando torni
Guido Dall'Agnola
1995 battute

 
 
Il profumo delle mie dita che affondano dentro il mio corpo è una delle sensazioni che più mi stimolano.
Al buio mi concedo ai miei umori vaginali, le mie dita lunghe e delicate scivolano che è un piacere, mentre mi mordicchio il labbro inferiore per reprimere i gemiti che scappano. Capita che nel farlo mi guardo allo specchio, seduta su uno sgabello, con le gambe aperte, pronta a ricevere il primo orgasmo. Leccare le dita come fosse del dolce miele mi scuote come un uragano. Ogni parte del mio corpo sinuoso, sensuale e desideroso, morbosamente aspetta.
Mani e braccia sono raggi di sole che vogliono irradiare luce elettrizzante sul tuo corpo, i miei capelli lunghi scendono bramosi sulla schiena, abbasso la testa e sfiorano i miei capezzoli, alleviando quella morbosa voglia di essere tintillati dalla tua lingua.
Le mie labbra sono boccioli di maggio, pronti ad aprirsi alla passione, dove il mio desiderio nasconde quel segreto che provocato da sensazioni uniche e solo tu ne sai la combinazione.
Il mio ventre ha bisogno di essere sfiorato dalla punta della tua lingua come un gelato alla frutta da gustare lentamente, sentire i tuoi polpastrelli attraversare i peli e comprimerli perché sono troppo folti.
La mia eccitazione appagherà tutti i tuoi sensi...
Chiudo gli occhi pregando dentro di me che questo attimo eterno non termini mai.
Sento la sua lingua muoversi dentro di me, sento fitte di piacere sull'inguine, mi sento vacillare.
Come orde feroci senza la minima esitazione, senza nessuna pietà. Voglio tutto questo.
Apro gli occhi. Ecco di nuovo quella sensazione di vuoto e incompiuto. La mia morbosa incoscenza, il mio delirio si sta consumando piano piano. Credo di essere sveglia, ma forse la mia lucidità è messa a dura prova.
Sulla pelle sento quella percezione mista di sudore e appiccicamento provenire dalle esistenze precedenti.
Come due animali feroci che si mangiano contro l'estinzione, due pazzi che combattono fino alla morte, due amanti nella loro ultima notte.