La raccolta
Matteo Ninni
2476 battute

 
  Tentativo n° 1 L'aneddoto.
Ieri sono arrivato tardi dal lavoro e da sotto casa ho visto la luce accesa in bagno, la finestra appannata, Sta facendo la doccia. Ho aperto la porta, mi sono diretto subito verso di lei, slacciandomi la camicia, via le scarpe, giù i pantaloni Ora me la scopo sotto la doccia, mi dicevo, Me la scopo come un animale e avevo il cazzo così duro che temevo potesse esplodere.
Ma era ieri? Dunque oggi è? Domenica. Ieri? Sabato. Mica ero in ufficio, quindi non era ieri. E quando abbiamo scopato in bagno? Venerdì no perchè ero a cena dai miei, giovedì il calcetto, mercoledì cinema. Ma da quant'è che non scopiamo?
 
Tentativo n° 2 Forzando la realtà.
Stava davanti a me, in coda per il ticket. Si è piegata per prendere una cosa da terra. Le ho visto la riga del culo fino a metà chiappa, roba da tuffarci la faccia. Dio benedica la moda della vita bassa. Non le ho visto le tette ma me le sono immaginate piccole, di quelle che piacciono a me, che le ciucci il capezzolo senza faticare di mandibola, che stanno su da sole, insomma. Io quella me la sarei scopata in piedi. Appoggiata al muro, con il numerino del mio turno in una mano, l'altra sulla sua chiappa, e magari anche un dito nel culo. Bang, bang! A proposito! Dove ho messa la ricevuta? Porc. vuoi vedere che l'ho lasciata lì? Che potevo scaricarla dal 730. Cazz!
 
Tentativo n° 3 Il sogno.
Sono in treno verso l'ufficio, completamente nudo e nessuno sembrava farci caso. Sale una tizia, anche lei completamente nuda. Ci guardiamo, lei si fa largo tra i pendolari, mi prende per mano e incominciamo a percorrere tutto il treno per trovare un posto dove sederci. A un certo punto entriamo in un bagno. Si appoggia al lavandino, mi avvicino e le metto la lingua in bocca. Mi stringe le chiappe e mi accarezza l'ano, io ricambio con le dita sulla passera. Lei allarga le gambe, mi prende il cazzo e se lo struscia sul clitoride. E' già fradicia, così la penetro velocemente e incomincio a sbatterla tenendole le cosce. Ha gli occhi che supplicano velocità, profondità. Ansima e si tiene sempre più stretta, io vado sempre più giù, sempre più a fondo, mi prende una mano e me la mette sui seni, mi chiede di stringere, velocità, profondità, non so quanto resisterò, non so quanto...
 
TOC TOC! Allora? Ha fatto?
Uh! Ma chi è? Il bigliettaio?
Ma che bigliettaio e bigliettaio, sono l'infermiera, ha finito? Qui ce ne sono altri che devono entrare! Le do altri cinque minuti. Quante storie per uno spermiogramma!