Un giorno speciale
Jude
2500 battute

 
P mi apre la porta sorridentissimo,è strafatto
si lascia cadere sul divano e subito il suo amico gli passa da fumare
io questo me lo ricordo sempre qui,affondato nel divano
l'unica cosa che fa è scroccare:da fumare,da bere,da mangiare,torna a casa sua solo per dormire
quando P va in facoltà lo lascia sul divano,quando torna è ancora là
una volta gli ho proposto il subaffitto del divano
non ha detto niente,mi ha guardato con quel sorriso del cazzo
 
A invece è lucida,sorride
P mi passa il mozzicone
IO non mi va
P dai
IO lascia stare
già l' UOMODIVANO tende le mani speranzoso
P almeno un po' di vino te lo posso offrire,che oggi è un giorno speciale
IO cioè?
P faccio 22 anni
IO auguri
mi abbraccia e mi bacia,ma si ricorda chi sono?
IO allora accetto
vorrebbe alzarsi,ma rinuncia
beve un sorso d'acqua,lentissimo
P ti dispiace fare da solo?
A ci penso io
 
Andiamo in cucina,A riempie due bicchieri,io svuoto il mio
non mi sento a mio agio solo con lei
è come se dovessi far finta che non sia successo nulla
mi sembra di dover dire e fare esattamente ciò che si aspetta da me
A Come va?
IO bene,stai bene coi capelli così
A sì?
mi dà il voltastomaco il tono della sua voce
annuisco
     
Mi parla delle cose che fa in questo periodo,cerca di coinvolgermi,ogni tanto mi sforzo di intervenire
e intanto finiamo il vino e comincio a sentirne l'effetto
adesso sto un pò meglio nel mio ruolo,ma ho i riflessi lenti
e non riesco a trattenermi del tutto quando dice che viene a vivere con P
che dopo la crisi in cui li avevo lasciati avevano capito di amarsi davvero
 
facciamo per tornare in sala,P e il Parassita dormono
A mi fa cenno di fare silenzio col dito davanti alla bocca,come una bambina
 
La seguo in camera,mi siedo sul letto
lei chiude la porta,si avvicina
fa tutto da sola,mi strofina il cazzo attraverso i jeans
poi si mette a trafficare con la cinta,sorride,la lascio fare
fisso intontito la patta mentre sbottona
ho paura che non mi si drizzi per via dell'alcol
mi alzo per aiutarla a sfilarmi i jeans,ora ce li ho attorno alle caviglie
con una mano lo stringe e con l'altra si tiene su i capelli,lo prende in bocca
succhia la cappella,lo sento pulsare
la lingua scivola piano,toglie il fiato
guardo la porta,penso a P di là che dorme
se lo infila quasi in gola,lo vuole digerire
penso a come sta ripagando il mio disprezzo
mi dice di sbrigarmi proprio quando sto per venire,le afferro la testa e la spingo giù,schizzo,denso,la riempio
tanti auguri caro P
schizzo ancora
ingoia,e si passa la lingua sulle le labbra
ansimo
provo a rivestirmi
tremo