Mediano d'apertura
Ludovica Mazzuccato
2479 battute

Ti ho baciato mentre dal naso ti colavano ancora dense e vermiglie gocce di sangue;  è stato un
contatto profondo anche se la rete ci divide. Placare non è il tuo ruolo, ma non ne puoi proprio fare a meno. La tribuna vibra nell'entusiasmo della vittoria e le bandiere non sono ancora stanche di farsi  accarezzare dal vento. Intanto sulle tue labbra frementi il dolce della soddisfazione rende meno amara la fatica fisica. Quando ti preparavi per piazzare io seguivo i tuoi sospiri un po' come se tu stessi partorendo: massima concentrazione!
Aggrappata alla rete del campo come un ragno attaccato alla sua tela ti ho incitato a lottare.
Solo applausi per chi ha giocato con il cuore...il tuo sta battendo forte. Lo posso sentire ticchettare come l'ingranaggio di un orologio svizzero nella carrozzeria di un rolex.
Una smorfia lampante come una nuvola che offusca il sole, racconta silenziosamente i dolorosi
capricci del tuo menisco destro; ma, basta un po' di ghiaccio e un'abbondante overdose di entusiasmo per azzittire le fitte lancinanti.
Le tue dita ruvide di cerotti, con un po' di pelle e un po' di terra sotto le unghie, si svincolano tra le
maglie del reticolato per accarezzarmi. Sento il calore del tuo corpo.
Quel bernoccolo bluastro sulla fronte diventa un diadema nell'energia che sprizza il tuo sorriso.
Niente può offuscare la gioia che lambisce come un'onda il tuo sguardo mediterraneo.
Corri ad abbracciare i tuoi compagni...a guardarvi sembrate una squadra unita e compatta, ma come in  ogni grande famiglia c'è sempre qualche screzio da appianare.
Tu sei il loro capitano, tu sei quello che deve dare il buon esempio e nel bene ma soprattutto nel male ti prendi la responsabilità di usare al meglio il tuo carisma. Non un leader ma un regista anche un po' attore. Una stretta di mano ai vinti, poi ti dirigi verso gli spogliatoi.
Dopo un lungo applauso il formicaio di sportivi ritorna sordo e solitario. Rimangono le cartacce di un tifo qualche volta troppo istintivo.
Non avrò nemmeno il piacere di curare tutte le tue piccole ammaccature, ci penserà con altrettanta delicatezza il vostro medico di squadra. Però non mi sento esclusa, so di far parte della tua vita proprio come ne fa parte quell'ovale.
Lo sport, in fondo è un po' come un orgasmo... dal piacere intenso, ma fugace. E solo se c'è l'amore è un vero piacere!!!
Grazie di vincere e di saper perdere anche per me e di avermi insegnato che nel Rugby come nella vita si va avanti passando all'indietro!