La preparazione
Anna Profumo
1401 battute

Il puro semplice piacere di andare in un unica direzione.
 
Svegliarsi la mattina e ripetere gesti quasi meccanici, preparare l'attrezzatura, controllare che tutto sia in ordine. Tutto e nulla di più. Decidere in base al percorso cosa è meglio indossare. Abbigliamento e scarpe fanno la differenza se, per le otto ore successive, si ripeterà lo stesso movimento.
Fare stretching e ascoltare i muscoli del corpo - quando c'è dolore, quando non c'è dolore.
Come un bravo soldatino ripetere gli stessi gesti sotto il sole, sotto l'acqua, con il freddo o il vento. Non fermarsi e insistere, il sudore impregna la maglietta e tutta la biancheria, il peso delle ore sembra lacerarti pelle e muscoli.
Non ti fermi quando tutto il tuo essere chiede perché o quando gli altri chiedono che bisogno ne hai, quando le piaghe del corpo urlano il tuo limite. E per uno scherzo imbecille sembra che 3 decimi di secondo,  non passino mai. Solo quelli ti separano dalla qualificazione.
Ogni giorno una meta.
Il prodigio del tempo: il corpo guarisce, la mente si plasma.
 
E poi. Sidney.
Giunge il momento in cui puoi essere il migliore.
Correre con tutto te stesso verso la linea bianca tracciata su suolo rosso.
Il punto d'arrivo.
Superarla, tu per primo, 11" e 63 centesimi, Oro.
Emettere, l'urlo ferino e fiero che solleva al cielo braccia fantasma.
Un boato il grido di risposta dagli spalti.
 
Sidney, Para Olimpiadi , ottobre 2000.