La solitudine del rigorista (cameriere remix)
Carlo Miccio, Leon Bisengambi Bibalu e Roberto Cerisano
2499 battute

Parecchi anni dopo, davanti ad uno stadio ammutolito, il terzino fluidificante Pierre Nlend Wome ricordò di quando suo padre gli aveva mostrato la loro casa, nuova, e dell'impressione che gli fece: tre piani, con finestre, balconi e scalinate, enorme. Aveva quattro anni quel giorno, e fu in quella casa, palleggiando sul muro esterno incurante delle proteste di sua madre, che Wome imparò ad addomesticare ogni tipo di pallone, a stoppare di petto e a colpire di collo pieno. Fu su quel muro che apprese i misteri delle leggi che circondano il rimbalzo di un oggetto sferico. E fu il sapore di quei rimbalzi che Wome imparò a rimpiangere anni dopo, calpestando l'erba magica di San Siro e del Bernabeu: quel muro era un'idea, un'intuizione che non avrebbe più trovato altrove, neanche quel giorno in cui gli Indomabili Leoni del Camerun si giocarono l'accesso al mondiale davanti alla sua gente. E lui era uno dei 22 in campo.
Uno a uno, il pareggio non basta, ma poi all'improvviso, al 95°, l'arbitro fischia un rigore.
Un rigore al 95° per un calciatore è un dono che ha il sapore delle favole dell'infanzia, eppure il terzino Pierre Nlend Wome non vide negli occhi dei compagni la semplicità della favola e soprattutto non la vide affatto negli occhi di E'tò, stella del Barcellona, che si avvicinava al dischetto con il pallone sotto il braccio e uno sguardo sconsolato in volto.
Per battere un rigore vincente esiste un'unica regola: crederci. Non pensare ad alcuna alternativa. Ma lo sguardo di E'tò non avanzava pretese, ne mostrava certezze di alcun tipo.
Fu allora che la folla vide Wome avanzare e reclamare il pallone: Questo rigore lo tiro io - disse all'arbitro mentre carezzava la palla posizionandola sul dischetto.
Il resto è oramai storia: una lunga rincorsa, la palla bassa e angolata, il portiere capisce ma non ci arriva, la palla lo supera ma s'infrange sul palo prima di rimbalzare a fondo campo.
In quel momento, davanti ad uno stato ammutolito, Wome ricordò di quella volta, anni prima, in cui suo padre gli aveva mostrato la loro casa nuova. In quello stesso momento, quella casa veniva invasa e saccheggiata da decine di tifosi infuriati, che hanno rubato e bruciato ogni cosa capitasse loro a tiro: lo hanno cercato strada per strada nella notte, volevano linciarlo, e lui ha capito di avercela fatta solo quando gli agenti del Governo sono riusciti ad infilarlo sul primo aereo per l'Europa, direzione Milano, a giocare con l'Inter, verso un altro destino di presunta gloria.