Mannaggia a me e a chi me l'ha fatto fare, mannaggia a me. E pedala e pedala e pedala in questa stanza minuscola, quanti siamo? Trenta? Quaranta? Quaranta persone sudate come maiali, che puzzano come tali e soffiano e ansimano come locomotive... ma e' troppo piccola questa stanza, non si respira, ma io gli mando la usl, l'ispettorato di igiene, i carabinieri, gli mando! Che ci credo che poi accendono l'aria condizionata, ci saranno 45 gradi ed e' gennaio, solo che cosi' ti arriva addosso la lama gelida della pompa di calore e sei fatto, un colpo della strega che non ti rialzi mai piu', porcoggiuda.

Ma come cazzo si fa...

Certo che, pero'... l'istruttore non e' male, pur non essendo quel che si dice un adone, ma ha quel bel naso aquilino che. a me fa sempre un cert'effetto, ecco. E poi adesso che stiamo andando a quest'andatura... cosi'... ne' troppo lenta, ne' troppo veloce, e ansima il mantra di incoraggiamento: "si'... si'... dai... dai...", insomma, certi pensierini, me li fa fare. Non troppi per via del debito di ossigeno e di quel dolore inverecondo che mi affiligge le parti basse ad ogni incontro col sellino nonostante i pantalonicini imbottiti.

Ssseee... che poi, imbottiti, mi sono dovuita comprare quegli assorbenti veeeecchi, antiiiiichi, tipo pannolino per bambini, grossissimi, per farmi un ulteriore cuscinetto! Che vergogna.

Mannaggia a me e a chi me l'ha fatto fare, mannaggia! Ma appena esco di qui una cioccolata con panna non me la leva nessuno!