L’addio
Dott. Francis H. Ripper
2500 battute

Pietro Virgili: Industriale
Marianna Virgili: figlia di Pietro
Luigi Manni: Marito di Marianna



Un’anonima città italiana negli anni ‘30. Luigi ha una valigia in mano. Poco distanti, Pietro e Marianna lo incontrano per l’ultima volta.

Luigi: Addio, miei cari, devo lasciarvi. L’ora è giunta. Non posso tardare oltre.

Marianna: E’ proprio necessario?
L.: Sì, moglie mia. Non posso fare altrimenti. Ho messo a repentaglio la vita vostra e quella di vostro padre. Non posso più rimanere qui. Addio. Spero di rivedervi, un giorno, tutti e due, per poter parlare, con calma, di questi disgraziati giorni, ormai lontani.
Pietro: Addio, Luigi (gli tende la mano, e Luigi gliela stringe con forza).
M.: Ma io ti ho perdonato tutto, marito mio, non serbo più alcun rancore per te! Non c’è alcun motivo perché tu ti debba separare da me, da noi! Come posso convincerti a non partire?
L.: No, non è possibile, non è possibile! Il rimorso è troppo forte, lo sento dentro, la notte, appena penso a tutti gli eventi passati. L’odio che prima provavo per vostro padre, e che non provo più, mi sta lacerando il cuore. Non riesco a non pensarvi. E l’incendio che ho appiccato alla fabbrica, e la terribile ferita a vostro padre: no, questo è troppo, non posso sopportarlo.
M.: Io non riesco a pensare alla mia vita senza di te!
P.: Coraggio, coraggio. Sono certo che Luigi saprà cavarsela, dovunque andrà. Anch’io ti ho perdonato, Luigi, non ti serbo alcun rancore, davvero.