Allo specchio
Ludovica Mazzuccato
2490 battute

Personaggi: RUGA e DONNA
Una D matura, appena alzata, si siede davanti ad una specchiera, di spalle al pubblico – e in modo che quest’ultimo veda il volto del personaggio attraverso lo specchio e comincia a scrutare il suo volto e si sofferma ad osservare preoccupata una R vicino alla bocca.
D: AH (Urlo) un’altra ruga!
R: È scritto sulla tua carta d’identità: non puoi più avere un lavoro appagante, non puoi più avere figli, non più indossare la minigonna, non ti puoi più innamorare e fare progetti a lunga scadenza. Non puoi più sognare. Persino per la banca sei troppo vecchia per accendere un mutuo.
Tutti questi divieti sono concentrati in un numero a due cifre: la tua età.
Eppure quando eri bambina, ed io ancora non esistevo, invidiavi i “grandi”: la loro età era lo status che gli permetteva di essere liberi.
Ora lo sai che la libertà è un’utopia e che solo la capacità di adattamento può allentare le vostre catene. Vedi, io mi sono insediata qui, all’angolo della tua bocca spacciandomi per segno di un passato pieno di sorrisi, invece sono il souvenir di troppe lacrime ingoiate. Hai tentato di improvvisarti trasformista, ma il tempo è un rivale sleale. Sì, il tempo ti inganna anche quando sei convinta di essere tu ad ingannarlo, prima si confonde con il sapore appetitoso della giovinezza e quando la tua clessidra non ha più sabbia da ingoiare, lui si mette a correre e le tue gambe non hanno più la forza per inseguirlo.
La D inizia a spalmarsi la crema.
R: È inutile che passi ore davanti allo specchio bombardandomi, giorno e notte, con il retinolo e coprendomi con il cerone. Non sono io il problema.
Dovresti prendere atto della mia esistenza e convivere in pace con me e con la tua età. Così fai la guerra solo a te stessa. Voi umani (rivolto al pubblico) dovreste imparare a vivere la vita come un insieme di “reincarnazioni”, di passaggi, e non come una sorta di “deterioramento”. Un po’ come succede ai vegetali: seme, germoglio, piantina, gemma, bocciolo, fiore, petali appassiti…
Se credi a qualcosa, ed io so che ci credi, il tuo fiore sfiorito diventerà frutto!
No, io non me ne andrò, anzi diventerò sempre più evidente, ma ad un certo punto ti dimenticherai anche di me. Arriverai alla fase in cui ogni anno in più sarà una benedizione Ricordati che i sogni non hanno età e anche nel caso in cui non fosse vero, non costa nulla crederci mentre ti guardi allo specchio.
Si spegne la luce sulla R, la D prende un rossetto e sullo specchio, disegna una faccia che ride.