Anna per sempre
SCENA 1 (Lui e lei si sono appena svegliati e sono in giro per casa. Il dialogo comincia in cucina: sono in piedi ed in pigiama. Luce del sole dalla finestra. Lei si chiama Anna, il nome dell’uomo non viene mai pronunciato). Anna - “Quando ti fai il caffè potresti pulire la macchinetta per favore?” Uomo - “Si Anna, hai ragione, …scusa mi sono distratto … Comunque buongiorno eh!” A. - “Ti distrai un po’ troppo spesso! (alza la voce) E’ che a te ti frega solo delle cose tue. Quando è stata l’ultima volta che hai portato giù la spazzatura? E la spesa? Da quando è che non fai la spesa?” U. - “Senti, per favore, (allarga le braccia) non ho pulito la macchinetta del caffè (alza la voce anche lui) ma ora non attaccare la solita solfa. E’ sabato mattina. Ti prego! Ogni week end la stessa battaglia!” A. - “Solo perché gli altri giorni ti vedo poco…” (voce molto avvilita) (Lui si allontana nel corridoio. Lei continua a fare colazione da sola. Lui si affaccia di nuovo in cucina, vestito) U. - “Vabbè, ciao, io esco. Ci vediamo per pranzo” A. - “Io vado a mangiare da mamma, vieni pure tu?” U. - “No, ti prego! Dai tuoi no, ci andiamo pure domani! … Passo a prenderti dopo pranzo, andiamo a fare la spesa assieme, ok?” A. - “… (lunga pausa) … si, vabbè. Ma tu ora dove vai?” U. - “Non cominciare! (molto seccato) Mi vedo con Enzo, te lo avevo detto! Devo aiutarlo a montare il pergolato...” A. - “Me ne ero dimenticata, scusa… (sospiro) ci vediamo verso le tre”
SCENA 2 |