A Joe Dassin
Il sipario è abbassato, la luce è ancora accesa in sala, sul palco si sente il suono della risacca. Si alza il sipario. Seduto ad un tavolo Fabio, la barba lunga, il volto sfatto, il posacenere colmo, una caffettiera, una tazzina, una bottiglia di whisky, sparse senza ordine centinaia di foto.
Fabio Fabio guarda le foto una ad una e poi le getta in terra svogliatamente, ora si sentono le prime note di “l’été indien” di Joe Dassin.
Fabio Sugli schermi luminosi vengono proiettate delle foto: Fabio e Daniela al luna park, al tavolo di un ristorante, sulla pista di un aeroporto con l’aereo sullo sfondo, Joe Dassin comincia a cantare, Fabio guarda ancora le foto e scuote la testa.
Fabio Ora viene proiettata una foto di Fabio e Daniela che camminano a piedi nudi su una spiaggia oceanica, Joe Dassin canta: “Toute la vie sera pareille à ce matin aux couleurs de l’été indien” Fabio guarda la foto e comincia a singhiozzare.
Fabio Fabio si accende una sigaretta, beve whisky dalla bottiglia.
Fabio Da una porta laterale entra una donna, è Daniela, si dirige verso il tavolo, Fabio è incredulo, ora Joe Dassin canta: “Aujourd'hui je suis très loin de ce matin d’automne” Daniela guarda la foto.
Daniela Adesso la musica è più forte: “On ira où tu voudras, quand tu voudras ”.
Daniela Daniela prende Fabio per la mano, Fabio è incerto, lei quasi lo trascina, passano attraverso il telo bianco, il volume della musica cresce ancora: “Toute la vie sera pareille à ce matin”, quella che era una fotografia diventa un filmato, un uomo e una donna ripresi di spalle camminano su una spiaggia, l’inquadratura si stringe, l’uomo e la donna si voltano, ora è un primo piano, l’uomo e la donna fanno ciao con la mano, la melodia è ripetuta ad libitum da un sax lancinante. Fabio: lui
Daniela: lei |