Oggi forse ti lascio
Franco Giovannelli
2412 battute

Mario, Il marito
Sonia, La moglie

Mario (seduto al tavolino, legge il giornale e beve il caffè): Sai cara stavo pensando una cosa!
Sonia (davanti al lavello che lava i piatti): Ah si e cosa?
Mario: Ti lascio! Oggi faccio le valigie e me ne vado!
Sonia: Ma come, me lo dici così? E ci hai pensato bene?
Mario: In effetti è da un po’ che ci rimuginavo su. E’ arrivata l’ora di andare via, non posso più vivere sotto lo stesso tetto con te!
Sonia: E quando andresti via?
Mario: Giusto il tempo di dirti addio … mi vedrai uscire e non fare più ritorno!
Sonia: Posso sapere almeno perché hai preso questa decisione? Cos’è che ti è mancato in questi anni di matrimonio?
Mario: Sono passati tanti anni ormai, mi sento legato ed ora rivoglio la mia libertà. Ieri per la pausa pranzo sono sceso con i colleghi alla tavola calda; bhè, ti devo dire che non pensavo di essere così invidioso. C’erano quei due miei colleghi dell’ufficio acquisti del piano di sopra, due ragazzotti tre anni più giovani di me, che facevano il filo a tute le ragazze, che ammiccavano e sorridevano come delle sciacquette. Mi hanno ricordato quando facevo la stessa cosa prima ancora di conoscerti. Eh già, voglio tornare a farlo, a sentirmi vivo nuovamente!
Sonia (girandosi, appoggiata al lavabo, giocherella con la fede): In effetti anche io stavo pensando che forse è meglio che te ne vai. Goditi la tua libertà così anche io potrò godermi la mia. Mi annoia la tua routine, questa tua metodicità in tutto anche nel sesso. Sei cambiato e molto! Si vattene e lascia le chiavi di casa attaccate dietro la porta.
Mario: Quindi non te ne importa nulla di me e dei nostri anni insieme? Delle nostre cene? Delle passeggiate al mare a guardare i gabbiani? E della nostre serate di profonda intimità e delle nostre effusioni d’amore?
Sonia: Sono state serate felici quando ci sono state ma noi stiamo parlando di adesso. Bene allora è deciso … ora non devi fare altro che dirlo a tua madre!
Mario: In effetti non sarà facile e poi … dovrai dirlo anche tu alla tua!
Sonia: Hai ragione! Bhè magari potremmo lasciar stare e ripensarci, che ne dici?
Mario: Va bene allora, rimandiamo ad un’altra volta?
Sonia: Penso non ci siano altre soluzioni possibili.
Sonia (avvicinandosi a Mario, dall’altra parte del tavolino con le mani poggiate sul tavolino): Sei un figlio di puttana!
Mario (sempre seduto e sbirciandola da dietro gli occhiali): Non ho mai affermato il contrario!