Nico e Bianca
marcello de santis
2486 battute

SCENA PRIMA - stanza/studio di Nico studente/pittore: cornici, quadri, disegni, un cavalletto con una tela non finita: due mele. Suonano alla porta. Giunge un rap di jovanotti. Apre. E’ bianca, una radiolona sulla spalla.)

    N. Che casino…abbassa…

(lei esegue, posa la radio e lo abbraccia. Si baciano.)

    B. Sei sparito e non rispondi al cellulare. Ero preoccupata…
    N. … ma va…
    B. … non mi credi?
    N. … ma ora sei qui, questo conta.

(siedono sul divano spostando colori e pennelli).

    B. Non sei venuto più a scuola, perché…
    M. Sto finendo il quadro, ho trovato un compratore facoltoso… sai che ci servono i soldi…
    B. Ma è presto per sposarci.
    N. … B. ascolta: questa è l’occasione buona. La laurea verrà dopo, pure con un mare di bambini. E ne voglio tanti.
    B. Anch’io,
    B. Ma i miei non permetteranno…
    N. Zitta.

(lui la spoglia lei lascia fare; sul divano i loro diciott’anni si uniscono; lui le fa l’amore con la consueta dolcezza.)

    N. Resta, stanotte! resta con me… per sempre. Ti prego...
    B. Che matto che sei!
    N. Vedrai, se sono matto. Chiederò la tua mano. Se diranno di no ce ne andre-mo via.
    B. Sei proprio matto, ma ti amo.
    N. Ti amo anch’io!
    B. …ma i soldi? I miei sono ricchi ma tu non vuoi aiuti da loro.
    N. …sai quel signore che venne alla mia collettiva di marzo; anziano, ricordi? mi commissionò una natura morta. Questa! E per una somma che mi fece girare la testa. Ora il quadro è quasi finito. E sai, cosa?
    B. … cosa?
    N. E’ un gallerista; mi ordinerà altri lavori, e per molti dollari.


SCENA SECONDA - villa dei genitori di bianca:
M. e B. papà e mamma di lei
    B. Papà… mamma… questo è M. collega d’università.. Sapete già di lui; ma non vi ho mai detto che ci amiamo. Vuole parlarvi.
    N. Io amo B. Sono qui per chiedere la sua mano; intendiamo sposarci.
    PADRE. Non se ne parla. Prima la laurea, poi vedremo…
    MADRE. … sono preoccupata.
    B. Ma no mamma..
    P. E’ una follia, che non avallo.
    B. Papà…
    P. Il mio è un no!
    B. Non importa, faremo ugualmente.
    M. … ma sei giovane…
    B. Mamma, ho deciso.
    N. Signore… aggiungo una cosa: B. aspetta un bambino, mio.
    M. Cosaaa…
    B. …è così mamma. Incinta di due mesi.
    M. Ma come hai potuto…
    B. Sono una donna ormai…

SCENA TERZA - stanza/studio di M.

    N. Scusami se ho inventato quella bugia; però ci ha dato il consenso dei tuoi. Contenta?
    B. Doppiamente contenta. Se sapessi il perché…
    N. Che vuoi dire?
    B. Dico che sono felice: ci hanno detto sì… e poi, indovina?
    N. Cosa ?
    B. Sono veramente incinta…
    N. Ti amo!
    B. Anch’io.