Oggi non voglio(monologo, atto unico)
Interno giorno, la camera di una ragazzina. Lei è in sottoveste, si guarda allo specchio: ha un’età indefinibile, ma molto giovane. Oggi no. Non mi alzo, non vado. Ho trascorso una notte insonne, piena di incubi e di visioni strane: correvo tra i rami, tra uomini e lupi… e poi…(si ferma, poggia una mano sullo stomaco) quella sensazione strana… come se scomparissi, e poco dopo ritornassi.. (rabbrividisce, scuote le spalle) No. Oggi no. (continua a guardarsi allo specchio, si liscia la sottoveste sul corpo) Mia madre, alle volte, fa la strana. Prima tutta agitata, poi con le lacrime agli oc-chi…(sospira) Le ho detto, e se andassi domani? E lei ha pianto, e mio padre no. Anzi, lui si è quasi arrabbiato, ha alzato il pugno, la barba che gli tremava. Se tuo padre dice che… Lei ha pianto ancora, più forte. (siede sul letto, si guarda le mani) Ci sono giorni, in cui non li capisco. Li sento parlottare, a voce bassa. E lei ha sempre gli occhi rossi, lui stringe i pugni nelle tasche. Ho captato solo qual-che frase. Lui diceva deve essere mercoledì; lei rispondeva non è troppo presto. Oggi è mercoledì, ed io ho avuto tanti incubi, stanotte. (si alza, torna davanti allo specchio, si tocca i capelli) Ieri, i due mi hanno consegnato un pacco. Avrei dovuto essere contenta, non lo ero. Non mi piace, quel vestito: ridicolo, di un colore sgargiante, quasi assurdo, per andare nel bosco. Dai, per favore. Meglio il verde: il rosso spicca, si nota, sembro un bersaglio vivente.
(si mette di profilo, si osserva)
(sospira)
(torna sul letto, ci si sdraia, guarda il soffitto)
(sospira)
Ma non mi piace quel vestito, col cappuccio rosso… Sembrerebbe solo il giorno perfetto per morire (passa le mani sulla gola, deglutisce) Se fossi fortunata, anche per rinascere. |