Oggi non voglio(monologo, atto unico)
Silvana Gambéri-Gallo
2476 battute

Interno giorno, la camera di una ragazzina. Lei è in sottoveste, si guarda allo specchio: ha un’età indefinibile, ma molto giovane.

Oggi no. Non mi alzo, non vado. Ho trascorso una notte insonne, piena di incubi e di visioni strane: correvo tra i rami, tra uomini e lupi… e poi…(si ferma, poggia una mano sullo stomaco) quella sensazione strana… come se scomparissi, e poco dopo ritornassi.. (rabbrividisce, scuote le spalle) No. Oggi no.

(continua a guardarsi allo specchio, si liscia la sottoveste sul corpo)

Mia madre, alle volte, fa la strana. Prima tutta agitata, poi con le lacrime agli oc-chi…(sospira) Le ho detto, e se andassi domani? E lei ha pianto, e mio padre no. Anzi, lui si è quasi arrabbiato, ha alzato il pugno, la barba che gli tremava. Se tuo padre dice che… Lei ha pianto ancora, più forte.

(siede sul letto, si guarda le mani) Ci sono giorni, in cui non li capisco. Li sento parlottare, a voce bassa. E lei ha sempre gli occhi rossi, lui stringe i pugni nelle tasche. Ho captato solo qual-che frase. Lui diceva deve essere mercoledì; lei rispondeva non è troppo presto. Oggi è mercoledì, ed io ho avuto tanti incubi, stanotte.

(si alza, torna davanti allo specchio, si tocca i capelli)

Ieri, i due mi hanno consegnato un pacco. Avrei dovuto essere contenta, non lo ero. Non mi piace, quel vestito: ridicolo, di un colore sgargiante, quasi assurdo, per andare nel bosco. Dai, per favore. Meglio il verde: il rosso spicca, si nota, sembro un bersaglio vivente.

(si mette di profilo, si osserva)
E poi… perché devo andare IO? Io che sono la più piccola, la più inesperta… che sono andata nel bosco una sola volta. Con mio padre.

(sospira)
Per una stupida torta di mele… Non è neppure il compleanno della nonna, nessuna festa… nulla. Ie-ri sera, mia madre impastava e cuoceva. E piangeva. E preparava un cestino. Mio padre sorrideva, ma aveva un’espressione strana. Non era amore, No. Affatto.

(torna sul letto, ci si sdraia, guarda il soffitto)
Lui non lo sa. Non sa che io so. Che mancano i soldi, non abbiamo più nulla. Che mia madre ha ce-duto il suo anello, l’unico, per pagare le mele.

(sospira)
Assurdo… forse era proprio solo un sogno. Porterò quella maledetta torta, e tutto finirà. Magari la nonna è ricca, mi darà qualcosa con cui tirare avanti.
(si mette seduta, le gambe intrecciate)

Ma non mi piace quel vestito, col cappuccio rosso… Sembrerebbe solo il giorno perfetto per morire (passa le mani sulla gola, deglutisce) Se fossi fortunata, anche per rinascere.