Una oliva, due salatini
Alis Naldi
2383 battute

“Madonna mia…!, com’è tardi! Sono già le 11 e devo ancora truccarmi, mettermi uno straccio di vestito e andare da “ Tiffany”, che non è vicinissimo.
Dio come sono tesa…, ma chi l’avrebbe immaginato: vado per i cavoli miei in centro e t’incontro il Giorgio, dico dopo un anno che ci siamo lasciati incontro il bellimbusto, davanti alla vetrina di Louise che sembra un faro tanto è illuminata. Vuoi non vederlo?… ci sbatto quasi contro.
Senza che gli facessi il terzo grado mi ha detto ch’è tornato a vivere da solo… ha lasciato quella strega le cui false moine e menzogne l’avevano allontanato da me, che lo adoravo.
Gesù…! ma dov’è finito il mascara nuovo? Non trovo mai nulla in questo casino.
Confesso l’emozione quando mi ha chiesto: “Teresa hai tempo per un aperitivo domani?”
Che tesoro…un aperitivo al nostro bar “Tiffany”. Che sensibilità…scegliere il vecchio e discreto testimone dei nostri primi incontri.
Accidenti..! ma dove ho ficcato il reggiseno?
Vista la mia reticenza aveva insistito; accarezzandole aveva fatto scivolare tra le mie mani un biglietto con il suo numero di cellulare…che fiducia, che pensierino.
Maledizione..! ma è possibile che l’aria calda di questo fon funzioni a intermittenza? Possibile avere raffiche gelide di tramontana tra una sudata in cammello e l’apparizione della Madonna del fuoco?
Respira Teresa, respira con calma…, adesso mi trovo a correre come una deficiente per non farlo aspettare. Aspettare… lui che per cinque minuti di ritardo se ne tornava a casa per lamentarsi con sua mamma. Buona quella…, ma dove diavolo sono le mutandine nere? mutandine..: quattro grammi di raso vendute a peso d’oro.
Lo mandava in giro con i calzini rotti, calzini che aggiustavo io, come i bottoni della camicia, gli orli dei pantaloni e tutto quello che lei poteva risparmiarsi.
Ma dov’è la cintura?… Strozzarla, ecco dovevo strozzarla con questa… quell’arpia che sparlava di me..
Dio!.. ma in giro non c’era nessun altro? Possibile fossi così cieca?
Giacca… giacchina bella dove azz.. sei finita? Porca miseria…, Teresa sei qui, tutta sudata, che ti precipiti da lui per un aperitivo, lui che andava in tasca con i gomiti se doveva pagarti qualcosa.
Gesù che rabbia! Ma cosa sto facendo? Dov’è il telefonino? Vieni.. vieni dalla tua mammina che voglio comunicare al mondo…
Pronto?..Pronto?… Giorgio?…Giorgio…
“ Si…, Teresa?”
Fottiti te e il tuo aperitivo! “