La sarta
Elena Grecchi
1847 battute

Alla fine se n'è andata. In silenzio com'è sempre vissuta. E sola. Sola nonostante i parenti. Sola nonostante i figli. I figli! E pensare che ci sono ancora ingenui che pensano che i figli ti resteranno vicini per sempre! Invece sono loro i primi ad andarsene. Certo devono seguire la loro strada, la loro vita, è giusto, ragionevole. Perché perdere tempo con le vecchie madri: noiose, petulanti che non fanno altro che ingozzarti di cibo. Così, alla fine, te ne vai circondata da solitudine.
Il marito se n'era andato anni prima. Se l'era portato via la pressa, giù alla fabbrica.
Lei era rimasta con la pensione e il suo lavoro di sarta. Finché gli occhi non hanno cominciato a cedere e le mani a raggrinzirsi. Ma andava ancora bene, c'erano le amiche, qualche cugina che ancora si ricordava di lei e ogni tanto le telefonate dei figli. Poi è arrivata la malattia. A nessuno piace la malattia, ci ricorda quanto siamo fragili, come sia sottile il filo su cui camminiamo. Le visite, le cure, i medici che sembra facciano apposta ad usare parole strane, complicate, così non sei mai sicuro di quello che hai. Ma non importa, tanto lei lo aveva capito da sola.
E così se n'è andata, in silenzio, senza disturbare nessuno. Senza lasciare conti in sospeso, nemmeno con le banche. Perché lei in quei posti non ci era mai entrata, lei i soldi a quegli strozzini non li aveva mai dati. Ma ne aveva, eccome se ne aveva!
Alla fine quando i figli si sono trovati davanti al notaio chissà cosa hanno pensato. Allora sì che avrebbero preferito farla quella telefonata in più, quella visita in più. Quando hanno scoperto che i milioni della madre andavano tutti all'Ente Protezione Animali, allora si sono resi conto. Di cosa? Che sarebbe bastato sollevare il materasso per diventare milionari.