La bella e il vecchio
Dante Taddia
2444battute

C’era una volta, un re, diranno i miei piccoli lettori. Collodi mi tira le orecchie invitandomi a non copiare.
- Ma non sono io. Sono i piccoli lettori.
- E tu scrivi per gli adulti!
- Ma come, le favole per gli adulti?
- Sissignore, per gli adulti.
- D’accordo. C’era una volta una bellissima ragazza della Campania: capelli neri e occhi verdemare, il viso, una porcellana bisquit, la chiamavano “ Biggiù”.
I genitori non erano né buoni né cattivi, ma severi. Avevano già deciso il marito e lei aveva dovuto accettare. Il futuro marito non le piaceva tanto, ma era il volere della madre: -Vedrai come starai bene, sarai regina! Lui ha un piccolo regno, Chiosadove,e i sudditi gli vogliono bene. Biggiù cercò di replicare, ma la madre: - E’ come dico io e basta.
Un giorno era andata al convento delle Suoroline per studiare latino e nel chiostro incontra lui.
Il professore di storia che leggeva l’Opera Omnia.Lo guardò, la guardò e scoccò la scintilla, per lui. Si avvicinò a Biggiù e: - Madamigella, sono ai suoi piedi e le giuro eterno amore.
- Ma io sono giovane e voi vecchio, e poi domani mi sposo con il re di Chiosadove, come vuole mammà. 
- Chissenefrega è il mio regno.Se sarai mia potrai dirlo a tua madre e tuo padre.
Biggiù non osò ribellarsi, si sposò e andò nel regno di Chiosadove dove passò anni d’inferno.
La nascita di otto figli non la confortò e pensava sempre al vecchio e spesso la sentivano mormorare: - Chissenefrega, lì almeno sarei stata felice. 
Gli anni passarono e Biggiù divenne un’anziana regina triste. Ma il destino le aveva tessuto la giusta ricompensa.
Stava andando a messa, accompagnata dalle sue dame e lo vide, il “vecchio”. Era come allora.
Dopo tutti quegli anni lei lo aveva riconosciuto ma lui no.
Lei aveva quasi sessant’anni e lui invece era rimasto come lo aveva visto nel chiostro, un quarantenne, che lei diciottenne aveva considerato un vecchio. 
Lui la guardò, lei sospirò e con un grande sorriso: - Non ti ho mai dimenticato.
E lui: - Chi siete bella dama?
- Sono Biggiù.
- E Chissenefrega è il regno che hai rifiutato. Ho sofferto per te ma Fatadeltempo mi ha concesso di restare così per farti provare lo stesso dolore che tu m’hai dato.
- Ma io sono sempre la stessa.
- No, ora tu sei anziana.
- L’amore non ha età.
- Mi hai rifiutato.
- Per me eri vecchio!
- Oggi sono uguale ad allora.Solo che io, di quelle com’eri quando t’ho conosciuto, ora ne ho quante ne voglio. Saluti a mammà. Addio.