Elf##0 racconto d'estate Continuava il suo percorso...La piccola vagando, girando con piacere tra
quei boschi si innamorava di ogni foglia, rapita si soffermava sul soffio del vento, atmosfera alle tristi cantilene dei grilli: "Rassegnati questi animali", pensò, parlava con loro, "deprimentemente allegri"... chiuse ogni rapporto con loro! Ansiosa cominciava a capire, il sole era morto da ore e i funghi ballerini che inseguiva erano scomparsi, aveva sonno, si arrampicò su di un albero con destrezza, volando lieve di ramo in ramo, con delicatezza, vide ogni cosa, il fiume, la luna che sorrideva nel suo letto, le querce e il Noce imperioso, "casa mia" sorrise, "lontana" sbuffò. Come se la gravità fosse scomparsa dalla fisica terrestre, semplicemente galleggiando si ritrovò con i piedini al suolo, solo le foglie poterono accorgersi di lei, gia era in viaggio, lontano e vicino nei suoi piedi sono punti di vista, "se hai voglia di tornare sei gia in viaggio". Le radici erano gia vicine, una foglia si mosse...Lui immobile fissava le emozioni di lei, lei guardava i suoi abiti scuri nella vegetazione, i suoi completamente neri e bellissimi, come un dio, brillava col suo sguardo fiero e dolce, le fece un cenno, lei rispose con un sorriso, la pelle di lei si riempì di verdi sfumature "casa", il suo giaciglio era caldo, si intrattenne, rivoleva il calore, che bello, si stese e si rannicchiò, il profumo della notte era vivo, si vide insieme a lui, si unirono ancora, dissolvendosi nel sole del mattino. |